Il dolore innocente nel pensiero ortodosso. Abisso e mistero
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La pubblicazione dell’epistolario integrale delle lettere che il sacerdote e scienziato russo Pavel Florenskij (1882-1937) ha inviato alla moglie e ai figli durante i cinque anni di prigionia alle isole Solovki (Pavel A. Florenskij, Vi penso sempre… Le lettere dal gulag del grande matematico, filosofo e sacerdote russo, a cura di N. Valentini, L. Žák, Mondadori, Milano 2024) è l’occasione per andare alla ricerca delle radici di quell’anima russa che oggi la guerra sembra aver offuscato.
Sullo sfondo dell’invasione armata dell’Ucraina da parte dell’esercito della Federazione Russa si riconoscono «nodi culturali e spirituali mai sciolti negli ultimi due secoli, inerenti al dilemmatico rapporto tra la Russia e l’Europa, ovvero l’identità della Slavia ortodossa, il suo influsso storico-culturale nel corso soprattutto del XX secolo e il suo ruolo geopolitico nella costruzione della nuova Europa negli ultimi trent’anni». Questo «studio del mese» individua tali nodi a uno a uno, soffermandosi in particolare sul patrimonio comune della cattolicità orientale e occidentale, sulla «legittima diversità» tra le due Chiese, sulle tensioni degli ultimi anni e sulle divisioni che hanno lasciato «campo aperto all’empietà di una guerra fratricida scatenata proprio nel luogo originario e simbolico in cui ha avuto luogo il battesimo dell’antica Rus’ kieviana», ma anche sulla «straordinaria sapienza di pace e di nonviolenza» custodita dalla «grande tradizione ortodossa, teologica, spirituale e mistica». Un «patrimonio unico», a fronte del quale «il rapido accrescersi e diffondersi delle diverse forme di ostilità, di ostracismo e persino di odio generalizzato e insulso nei confronti della “cultura russa”» appare insensato.
Ol’ga Sedakova è una delle figure più significative della cultura russa contemporanea, una delle eredi più fedeli e creative del pensiero russo dell’inizio del secolo scorso, che si prolunga attraverso i suoi maestri, tra i quali S. Averincev, J. Lotman. La sua vasta opera, che spazia dalla poesia alla saggistica letteraria, filosofica e religiosa, compresa un’intensa attività di traduzione, è in fase di raccolta in 4 volumi in lingua russa ed è stata in gran parte pubblicata in oltre 15 lingue.
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