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Attualità
Attualità, 12/2022, 15/06/2022, pag. 345

Russia - Ucraina: senza cultura è la catastrofe

Intervista a Ol’ga Sedakova

Natalino Valentini

Ol’ga Sedakova è una delle figure più significative della cultura russa contemporanea, una delle eredi più fedeli e creative del pensiero russo dell’inizio del secolo scorso, che si prolunga attraverso i suoi maestri, tra i quali S. Averincev, J. Lotman. La sua vasta opera, che spazia dalla poesia alla saggistica letteraria, filosofica e religiosa, compresa un’intensa attività di traduzione, è in fase di raccolta in 4 volumi in lingua russa ed è stata in gran parte pubblicata in oltre 15 lingue.

 

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Leggere Pavel Florenskij in tempo di guerra

Natalino Valentini

La pubblicazione dell’epistolario integrale delle lettere che il sacerdote e scienziato russo Pavel Florenskij (1882-1937) ha inviato alla moglie e ai figli durante i cinque anni di prigionia alle isole Solovki (Pavel A. Florenskij, Vi penso sempre… Le lettere dal gulag del grande matematico, filosofo e sacerdote russo, a cura di N. Valentini, L. Žák, Mondadori, Milano 2024) è l’occasione per andare alla ricerca delle radici di quell’anima russa che oggi la guerra sembra aver offuscato.

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Natalino Valentini

Sullo sfondo dell’invasione armata dell’Ucraina da parte dell’esercito della Federazione Russa si riconoscono «nodi culturali e spirituali mai sciolti negli ultimi due secoli, inerenti al dilemmatico rapporto tra la Russia e l’Europa, ovvero l’identità della Slavia ortodossa, il suo influsso storico-culturale nel corso soprattutto del XX secolo e il suo ruolo geopolitico nella costruzione della nuova Europa negli ultimi trent’anni». Questo «studio del mese» individua tali nodi a uno a uno, soffermandosi in particolare sul patrimonio comune della cattolicità orientale e occidentale, sulla «legittima diversità» tra le due Chiese, sulle tensioni degli ultimi anni e sulle divisioni che hanno lasciato «campo aperto all’empietà di una guerra fratricida scatenata proprio nel luogo originario e simbolico in cui ha avuto luogo il battesimo dell’antica Rus’ kieviana», ma anche sulla «straordinaria sapienza di pace e di nonviolenza» custodita dalla «grande tradizione ortodossa, teologica, spirituale e mistica». Un «patrimonio unico», a fronte del quale «il rapido accrescersi e diffondersi delle diverse forme di ostilità, di ostracismo e persino di odio generalizzato e insulso nei confronti della “cultura russa”» appare insensato.

 

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Natalino Valentini

Le «immagini dell’arte sono formule di comprensione della vita, parallele a quelle della scienza e della filosofia. Le une e le altre sono due mani di un solo corpo».1 Ciò è tanto più vero se ci riferiamo all’arte sacra, vale a dire a quella particolare concretizzazione materiale della vita spirituale generata dalla fede.