Attualità, 22/2005, 15/12/2005, pag. 786
Concilio Vaticano II: Chiesa e Israele a 40 anni dalla Nostra aetate
Nel quarantesimo di conclusione del concilio ecumenico Vaticano II si celebra anche il quarantesimo del Gruppo misto di lavoro tra il Consiglio ecumenico delle Chiese e la Chiesa cattolica. Concilio e dialogo ecumenico: vi è un’unità di spirito tra i due avvenimenti. Dialogo ecumenico e dialogo con gli ebrei - una delle maggiori novità conciliari - costituiscono l’oggetto della riflessione di questo dossier.
Due riflessioni distinte – il testo del card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha svolto questa riflessione in occasione delle celebrazioni del 40°del Gruppo misto; il testo di Piero Stefani è stato elaborato ad hoc per fare un sintetico bilancio dell’evoluzione del rapporto Chiesa-Israele.
Assieme i due testi delineano uno sviluppo fecondo del cammino ecumenico dal lato dell’autocomprensione della Chiesa. Non si tratta solo di mostrare i punti di avanzamento, gli arretramenti, lo stallo nei diversi dialoghi dei cristiani tra loro e con gli ebrei, ma propriamente di misurare l’ecumenismo dal lato della sua ecclesialità interiorizzata. Il che vale anche per il dialogo con gli ebrei in materia di alleanza: un solo popolo di Dio, una sola alleanza; ma come riconoscerla, riconoscendo tutta la novità cristiana?
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.