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Attualità
Attualità, 2/2005, 15/01/2005, pag. 68

Il male cosmico e l'incompiutezza della creazione

M. Gronchi

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Relazioni d'amore: imperfezione in cammino

Sinodo: matrimonio, famiglia, coppia

M. Gronchi
«Distinguere senza separare, tra continuità e novità, può essere il metodo da applicare anche al rapporto tra dottrina e pastorale» (M. Gronchi). Il processo sinodale in corso nella Chiesa cattolica dal 2013 su «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» si è posto nell’ottica d’ispirarsi al criterio del «primato della realtà», guardando concretamente alla situazione delle famiglie per donare loro rinnovata fiducia e speranza, nei contesti ordinari come in quelli limite, segnati dalla fatica e da tante ferite e fragilità. È l’occasione per uno sguardo diverso sui rapporti d’amore, nel matrimonio e nelle coppie di fatto, nelle storie finite e in quelle che stanno compiendo un percorso di maturazione e crescita, e anche nelle relazioni d’amore all’interno delle coppie omosessuali (P. Gamberini), poiché ciò che è veramente in gioco, nel mondo di oggi e nella società umana, è la sfida della rigenerazione di relazioni autentiche, illuminate dal Vangelo della misericordia e della verità, siano esse sane o ferite, realizzate o imperfette, felici o smarrite.
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M. Gronchi
Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere» – così, nella Prefazione al suo libro più noto, Ludwig Wittgenstein. Con il proposito di dar ascolto a questa preziosa indicazione, mi accingo a tratteggiare qualche linea intorno a quell’evento che va sotto il nome di «silenzio» – perché di accadimento si tratta. Infatti, sebbene lo si ritenga in certo senso condizione di possibilità della parola, versante dal quale essa si sporge, il silenzio è pur sempre qualcosa di cui facciamo esperienza, almeno come sospensione della parola, e perciò succede, avviene, quindi è evento. Per tale ragione, del silenzio si può parlare. Dal momento che ne fa esperienza, ognuno, a suo modo, ne sa qualcosa.