Laico e religioso dignità comune
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Dai primi di gennaio Israele è percorso da forti tensioni interne legate al progetto di riforma della Corte suprema. Imponenti manifestazioni di piazza e scioperi hanno indotto a rinviare di un mese la decisione. Nell’impossibilità di prevedere che cosa avverrà in futuro, conviene riflettere sul perché una così vasta parte dell’opinione pubblica, accanto a esponenti politici, militari e della magistratura, ha visto nella riforma un attacco diretto alla democrazia.
Il titolo del libro non riporta date. Non è azzardato classificare la mancanza come una piccola astuzia editoriale. Il testo infatti copre un arco temporale che inizia all’incirca da fine Ottocento per giungere al 1947-1948, biennio in cui avvenne la risoluzione delle Nazioni Unite che prevedeva la divisione della Palestina, la dichiarazione d’indipendenza dello Stato d’Israele e gli avvenimenti affrontati dai due paragrafi: «Profughi arabo-palestinesi e profughi ebrei» (188-191) e «Gli ebrei espulsi dai paesi arabi» (191-195). Il volume non affronta perciò la situazione legata ai Territori occupati dopo la Guerra dei sei giorni (1967).
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