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Documenti, 11/2025, 01/06/2025, pag. 305

La verità con amore

Le omelie e i discorsi del primo mese di papa Leone XIV

Leone XIV

Nelle pochissime settimane intercorse dall’elezione di Leone XIV al soglio pontificio (8 maggio; cf. Regno-doc. 9,2025,257; Regno-att. 10,2025,257 e 259), cominciano a emergere dai suoi discorsi e omelie alcuni temi ricorrenti. Per esempio la centralità della fede in Gesù Cristo e l’«impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché lui sia conosciuto e glorificato…, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo» (ai cardinali, il 9 maggio). E poi la continuità con papa Francesco nella ricerca di verità, giustizia, pace e fraternità (ai cardinali, il 10 maggio, e ai giornalisti, il 12). L’importanza della tradizione e la disponibilità della Santa Sede a favorire i processi di pace (alle Chiese cattoliche orientali, 14 maggio). L’importanza della verità per costruire relazioni pacifiche, tuttavia mai disgiunta dalla carità (al corpo diplomatico, 16 maggio). Lo spirito missionario (omelia per l’inizio del ministero petrino, il 18 maggio, e incontro con la curia romana e i dipendenti della Santa Sede, il 24). Il solido impegno per il dialogo ecumenico e interreligioso, con «la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede», e sviluppo della sinodalità (incontro con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni, il 19 maggio).

 

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Documenti, 2025-13

Pace ed evangelizzazione

Discorso ai vescovi della Conferenza episcopale italiana

Leone XIV

Il 17 giugno i vescovi italiani si sono riuniti a Roma per un’Assemblea generale straordinaria, richiesta da alcuni adempimenti straordinari dopo che quella ordinaria era stata rimandata all’autunno; e questo perché la II Assemblea sinodale di aprile non aveva trovato l’accordo sul documento finale (cf. Regno-att. 8,2025,195). Nel corso dell’Assemblea straordinaria sono stati ricevuti in udienza da Leone XIV, che ha rivolto loro il primo discorso dall’inizio del pontificato l’8 maggio. E non a caso il papa esorta così i vescovi: «Restate uniti e non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito. La sinodalità diventi mentalità, nel cuore, nei processi decisionali e nei modi di agire». Ma accanto a questo, di fronte alla costatazione che «la comunità cristiana di questo paese si trova da tempo a dover affrontare nuove sfide, legate al secolarismo, a una certa disaffezione nei confronti della fede e alla crisi demografica», indica loro quattro attenzioni pastorali: uno slancio rinnovato nell’annuncio e nella trasmissione della fede; il tema della pace; le «sfide che interpellano il rispetto per la dignità della persona umana», in particolare quelle provenienti dalle nuove tecnologie; e «coltivare la cultura del dialogo». A cui aggiunge tre esortazioni: procedere «nell’unità, specialmente pensando al Cammino sinodale»; guardare al domani con serenità, senza «timore di scelte coraggiose»; avere cura che i laici «siano protagonisti dell’evangelizzazione».

Documenti, 2025-13

Una comunità accanto al papa

Udienza ai superiori e agli officiali della Segreteria di Stato

Leone XIV

Il 5 giugno papa Leone XIV ha ricevuto in udienza i superiori e gli officiali della Segreteria di Stato, e nell’occasione ha tenuto un discorso che offre diversi elementi di interesse. Tra essi, il riferimento alla riforma della curia promossa da Paolo VI, che attribuiva proprio alla Segreteria di Stato un ruolo di coordinamento di tutta la curia romana. Se la riforma attuata da Francesco con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium sembrava in parte limitare questo ruolo, l’interpretazione che ne offre Leone XIV appare volta a mantenerlo: «Paolo VI – espertissimo della curia romana – ha voluto dare a tale ufficio un nuovo assetto, di fatto costituendolo come punto di raccordo e, quindi, stabilendolo nel suo ruolo fondamentale di coordinamento degli altri dicasteri e delle istituzioni della sede apostolica. Questo ruolo di coordinamento della Segreteria di Stato viene ripreso nella recente costituzione apostolica Praedicate Evangelium». Un altro elemento d’interesse sta nella sottolineatura della composizione della Segreteria papale, oggi composta quasi per la metà da laici, molti dei quali donne: «Questo sviluppo ha fatto sì che la Segreteria di Stato oggi rifletta in sé stessa il volto della Chiesa. Si tratta di una grande comunità che lavora accanto al papa: insieme condividiamo le domande, le difficoltà, le sfide e le speranze del popolo di Dio presente nel mondo intero. Lo facciamo esprimendo sempre due dimensioni essenziali: l’incarnazione e la cattolicità».

 

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Ai movimenti: sinodalità

Leone XIV

Il 7 giugno, vigilia di Pentecoste, nell’ambito del giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità ha avuto luogo in piazza San Pietro una veglia di preghiera presieduta da Leone XIV. Pubblichiamo l’omelia pronunciata dal papa (www.vatican.va).