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Documenti, 11/2025, 01/06/2025, pag. 317

Al CELAM: segno di collegialità

Leone XIV

In  occasione della 40ª Assemblea generale ordinaria del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (CELAM), tenutasi a Rio de Janeiro in Brasile dal 26 al 30 maggio, Leone XIV ha inviato al card. Jaime Spengler, presidente dell’organismo,
un telegramma in lingua portoghese (L’Osservatore romano 30.5.2025, 3).

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Leggi anche

Documenti, 2025-11

La verità con amore

Le omelie e i discorsi del primo mese di papa Leone XIV

Leone XIV

Nelle pochissime settimane intercorse dall’elezione di Leone XIV al soglio pontificio (8 maggio; cf. Regno-doc. 9,2025,257; Regno-att. 10,2025,257 e 259), cominciano a emergere dai suoi discorsi e omelie alcuni temi ricorrenti. Per esempio la centralità della fede in Gesù Cristo e l’«impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché lui sia conosciuto e glorificato…, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo» (ai cardinali, il 9 maggio). E poi la continuità con papa Francesco nella ricerca di verità, giustizia, pace e fraternità (ai cardinali, il 10 maggio, e ai giornalisti, il 12). L’importanza della tradizione e la disponibilità della Santa Sede a favorire i processi di pace (alle Chiese cattoliche orientali, 14 maggio). L’importanza della verità per costruire relazioni pacifiche, tuttavia mai disgiunta dalla carità (al corpo diplomatico, 16 maggio). Lo spirito missionario (omelia per l’inizio del ministero petrino, il 18 maggio, e incontro con la curia romana e i dipendenti della Santa Sede, il 24). Il solido impegno per il dialogo ecumenico e interreligioso, con «la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede», e sviluppo della sinodalità (incontro con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni, il 19 maggio).

 

Documenti, 2025-9

Ponti di pace

Benedizione apostolica «Urbi et orbi» dopo l’elezione; omelia nella messa con i cardinali

Leone XIV

La sera dell’8 maggio alle 19.23 papa Leone XIV (Robert Francis Prevost), eletto al quarto scrutinio nel 76° conclave dai 133 cardinali elettori, si è affacciato alla Loggia centrale della basilica di San Pietro per salutare il popolo e impartire la benedizione apostolica Urbi et orbi. Prima della benedizione il nuovo papa ha rivolto ai fedeli alcune parole, seguendo un testo scritto, iniziando dall’invocazione pasquale della pace, «la pace del Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante». E ha aggiunto: «Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono».

Il giorno seguente ha presieduto da pontefice la sua prima celebrazione eucaristica con il collegio cardinalizio, e nell’omelia ha ricordato l’urgenza della missione, «perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco».