D
Documenti
Documenti, 15/2021, 01/09/2021, pag. 456

Per un annuncio più libero e umile

Comunicato finale del Consiglio episcopale permanente (9.7.2021) e Nota della Presidenza della CEI (17.8.2021)

Consiglio episcopale permanente

«Nel contesto attuale, in una fase ancora segnata sul piano sociale, economico ed ecclesiale dagli effetti della pandemia, il cammino sinodale costituisce un’occasione propizia di rilancio delle comunità oltre che una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro». Nella sua riunione straordinaria del 9 luglio il Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana (CEI) ha ripreso il filo del Cammino sinodale deciso dall’ultima Assemblea generale (cf. Regno-doc. 11,2021,348; Regno-att. 12,2021,341), indicando nell’«ascolto, ricerca e proposta» il metodo per intercettare le domande di senso e i bisogni emergenti dal basso, darne un discernimento sapienziale e infine proporre «un annuncio più snello, libero, evangelico e umile». Il tema del Cammino sinodale sarà ripreso dal Consiglio episcopale permanente che si riunirà dal 27 al 29 settembre, e poi dall’Assemblea generale straordinaria dei vescovi dal 22 al 25 novembre.
Nel frattempo il 17 agosto si è riunita in sessione straordinaria on-line anche la Presidenza della CEI, che ha pubblicato una nota dal titolo IRC, fine vita, Afghanistan, Haiti.

Stampa (23.8.2021) da sito web chiesacattolica.it.


Comunicato finale
del Consiglio permanente

La riflessione sul cammino sinodale, avviato dalla 74ª Assemblea generale, e sulla scansione delle varie tappe è stata al centro della sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente, che si è svolta in videoconferenza il 9 luglio 2021, sotto la guida del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana.
In apertura dei lavori il cardinale presidente ha rinnovato la vicinanza della Chiesa che è in Italia a papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l’intervento chirurgico del 4 luglio scorso.
Nel sottolineare l’importanza di un cammino che parta dal basso e che si ponga in continuità con il percorso compiuto dalla Chiesa in Italia dopo il concilio ecumenico Vaticano II, i vescovi hanno evidenziato la necessità di sviluppare un processo basato su «ascolto, ricerca e proposta», che si armonizzi con quello delineato per la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi.
Un ulteriore momento di verifica e analisi avrà luogo durante la sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente e durante l’Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana, sulla cui convocazione i vescovi si sono espressi all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel paese.
Nel corso dei lavori sono stati offerti alcuni aggiornamenti circa l’Incontro del Mediterraneo in programma a Firenze nei primi mesi del 2022 e sulla preparazione del Congresso eucaristico nazionale, che si terrà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022.
Un altro aggiornamento ha riguardato il lavoro seguito alla pubblicazione delle tre istruzioni della Congregazione per l’educazione cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli istituti di studi superiori (8 dicembre 2020).
Il Consiglio permanente ha provveduto alla nomina dell’economo della Conferenza episcopale italiana, che entrerà in carica dal 1° ottobre 2021.

Gli auguri di pronta guarigione
a papa Francesco

La sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente si è aperta con il saluto del cardinale presidente, Gualtiero Bassetti, che ha espresso «l’affetto e l’augurio di una pronta guarigione al santo padre, degente al Policlinico Gemelli». A nome dei vescovi e interpretando i sentimenti di tutte le comunità cristiane, il cardinale ha aggiunto: «Ci rallegriamo per le buone notizie circa la sua salute che continuamente ci giungono. Tutte le nostre Chiese sono in preghiera per lui. Gli auguriamo di riprendere presto e con rinnovata energia il suo ministero petrino». Il cardinale ha dunque rinnovato l’auspicio già espresso nel messaggio inviato a papa Francesco il 5 luglio: «Affidiamo al Signore i medici e tutto il personale sanitario che, con passione e amore, si stanno prendendo cura di lei e di tutti i pazienti e gli ammalati. Anche in questa occasione ci ha insegnato come affrontare la sofferenza. Lo sguardo rivolto agli impegni dei prossimi mesi (il viaggio in Ungheria e in Slovacchia a settembre) e il sorriso abituale dalla finestra del Palazzo apostolico, con cui ci dà appuntamento ogni domenica, sono una grande testimonianza. Non bisogna mai cedere allo sconforto anche nelle ore della fatica più dura. Grazie, padre santo!».

Cammino sinodale: voce profetica
per le istanze dell’oggi e del futuro

Il cammino sinodale è stato al centro della riflessione dei vescovi che si sono confrontati, secondo quanto previsto dalla mozione votata dalla 74ª Assemblea generale, su alcune proposte per dare attuazione alla Carta d’intenti. Si tratta – è stato ribadito – di un percorso che, pur cercando strade nuove, si snoda a partire da sentieri tracciati, con i contributi fondamentali dei pontefici, da san Paolo VI a Francesco. Una ricchezza, questa, che si aggiunge al percorso compiuto dalla Chiesa che è in Italia dal concilio ecumenico Vaticano II a oggi, scandito dai convegni nazionali che, con cadenza decennale, hanno fatto il punto della situazione e rilanciato le sfide individuate.
Nel contesto attuale, in una fase ancora segnata sul piano sociale, economico ed ecclesiale dagli effetti della pandemia, il cammino sinodale costituisce un’occasione propizia di rilancio delle comunità oltre che una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro. Ecco, allora, che il tema «Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione» riassume l’impegno della Chiesa che è in Italia, in continuità con quanto fatto e nell’orizzonte di un nuovo impulso. I vescovi hanno infatti ricordato che, già nel 2019, il Consiglio episcopale permanente aveva deciso di adottare Orientamenti pastorali quinquennali, e non più decennali, prendendo atto di un’accelerazione dei cambiamenti in corso. Nel 2020, l’insorgere della pandemia aveva spinto a focalizzarsi sull’ascolto capillare del popolo di Dio fino alla decisione di avviare un cammino sinodale, in risposta alle sollecitazioni espresse da papa Francesco il 30 gennaio 2021, in occasione dell’udienza concessa all’Ufficio catechistico nazionale, e in quella del 30 aprile all’Azione cattolica italiana. La Carta d’intenti, approvata dall’Assemblea generale il 27 maggio scorso, ricorda le tre direttrici su cui lavorare, ovvero «ascolto, ricerca e proposta». Questa triade, è stato sottolineato, aggiorna quella del «vedere-giudicare-agire» e può essere declinata in tre momenti: il primo, «narrativo», volto a intercettare, dal basso, le domande di senso e i bisogni emergenti riguardo all’accompagnamento delle famiglie, ai giovani, ai poveri, alla Casa comune, ma anche all’annuncio e all’iniziazione cristiana, all’antropologia e al nuovo umanesimo, al ripensamento delle strutture e al rapporto con le istituzioni pubbliche; una seconda fase di discernimento o lettura «sapienziale» di quanto raccolto e una terza «profetica» di proposta, per un annuncio più snello, libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da papa Francesco.
I vescovi hanno evidenziato la necessità di armonizzare il cammino sinodale italiano con quello delineato per la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, valorizzando il ruolo delle commissioni episcopali e degli uffici pastorali così come quello delle conferenze episcopali regionali. Proprio per favorire la condivisione e una maggiore collaborazione, sarà messo a disposizione delle conferenze episcopali regionali un indirizzo mail dove far giungere riflessioni, spunti e materiali elaborati a livello locale, che facciano tesoro dell’esperienza maturata con i Sinodi diocesani e provinciali.
Un ulteriore momento di verifica e analisi avrà luogo durante la sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente e durante l’Assemblea generale straordinaria della Conferenza episcopale italiana, sulla cui convocazione i vescovi si sono espressi all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel paese.

Varie

Incontro del Mediterraneo
I membri del Consiglio permanente hanno ricevuto un aggiornamento riguardante l’Incontro del Mediterraneo che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira. L’appuntamento darà continuità al progetto dell’«Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace», che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo nuovo evento coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare nostrum e si svilupperà attorno al tema della cittadinanza e della fraternità. Il Mediterraneo, è stato ricordato, continua a essere centrale nelle strategie mondiali e in esso è custodito il futuro dell’Europa: se l’Europa riuscirà a riconquistare una leadership in quest’area, potrà rimettere in moto non solo l’economia, ma anche i valori spirituali che accomunano i diversi popoli.

Congresso eucaristico nazionale
Un altro aggiornamento ha riguardato la preparazione del Congresso eucaristico nazionale, in programma a Matera dal 22 al 25 settembre 2022. Nella sessione autunnale del Consiglio permanente è previsto un «focus» su tema e contenuti.
Entrambi gli eventi, è stato precisato, sono parte integrante del cammino sinodale: il primo come espressione di una Chiesa che si apre e dialoga, il secondo come manifestazione di una Chiesa che trae dall’eucaristia il proprio paradigma sinodale.

Istituti di studi superiori
Ai vescovi è stato infine offerto un aggiornamento sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre istruzioni della Congregazione per l’educazione cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli istituti di studi superiori (8 dicembre 2020).

* * *

Nel corso dei lavori, il Consiglio episcopale permanente ha provveduto alla seguente nomina:
– economo della Conferenza episcopale italiana (dal 1° ottobre 2021): don Claudio Francesconi (Lucca).

IRC, fine vita,
Afghanistan, Haiti
Nota della Presidenza CEI

Attenzione, preoccupazione, vicinanza e solidarietà. Sono i sentimenti con cui la Presidenza della Conferenza episcopale italiana, riunitasi martedì 17 agosto in sessione straordinaria on-line, guarda all’Italia e al contesto internazionale. La riflessione si è concentrata in modo particolare sulla situazione relativa agli insegnanti di religione cattolica, al dibattito sul fine vita, alla crisi umanitaria in Afghanistan, al sisma che ha colpito Haiti.
Il primo tema analizzato è stato quello dell’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, che ha visto la Presidenza impegnata in un confronto sulle molte questioni ancora aperte. È stata ribadita la profonda stima dei vescovi per i docenti di religione cattolica; è stato rinnovato l’impegno per una sollecita interlocuzione istituzionale, positiva ed efficace, diretta particolarmente alla valorizzazione di coloro che da tanti anni svolgono questo servizio. Attualmente c’è una situazione complessa e diseguale nelle regioni e nelle diocesi italiane, per questo viene vista con molta fiducia la prossima apertura di uno specifico tavolo di confronto con il Ministero dell’istruzione, insieme all’impegno del Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica a tenere un costante dialogo con tutti i soggetti interessati.
Grave inquietudine è stata espressa invece per la raccolta di firme per il referendum che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro paese. Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita. Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. Non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma «il magistero della Chiesa ricorda che, quando si avvicina il termine dell’esistenza terrena, la dignità della persona umana si precisa come diritto a morire nella maggiore serenità possibile e con la dignità umana e cristiana che le è dovuta» (Samaritanus bonus, V, 2; Regno-doc. 19,2020,629).
Guardando agli avvenimenti internazionali di questi giorni, la Presidenza della CEI condivide l’angoscia per la gravissima crisi umanitaria dell’Afghanistan. Le notizie che giungono sono davvero allarmanti. E come sempre avviene in queste situazioni, a pagare il prezzo più alto sono i più deboli: gli anziani, le donne e i bambini. Da qui l’appello all’Italia e alle istituzioni europee a fare il possibile per promuovere corridoi sanitari e umanitari. «Vi chiedo di pregare con me il Dio della pace affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo. Solo così la martoriata popolazione di quel paese – uomini, donne, anziani e bambini – potrà ritornare alle proprie case, vivere in pace e sicurezza nel pieno rispetto reciproco», ha affermato papa Francesco, domenica 15 agosto, dopo la preghiera dell’Angelus.
La Presidenza della CEI invita a pregare domenica prossima (22 agosto), in tutte le parrocchie, per la pace in Afghanistan e per le vittime del terremoto di Haiti. Qui il sisma di sabato scorso ha provocato numerosi morti, feriti e ingenti danni materiali. Caritas italiana si trova nel paese dal 2010, dopo che un altro grave sisma di magnitudo 7.0 colpì la capitale Port-au-Prince, causando più di 200.000 vittime. Da allora è costantemente presente con i propri operatori, sostenendo la Caritas nazionale e le Caritas diocesane e parrocchiali con interventi di emergenza e ricostruzione, ma soprattutto garantendo un accompagnamento volto allo sviluppo di capacità locali.
La Presidenza della CEI ha deciso di stanziare un milione di euro dai fondi otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte all’emergenza haitiana. La somma servirà a finanziare, attraverso Caritas italiana, interventi efficaci per rispondere alle numerose nuove necessità.

18 agosto 2021.

Tipo Documento
Tema Pastorale - Liturgia - Catechesi
Area EUROPA
Nazioni

Leggi anche

Documenti, 2023-19

Percorsi di riforma

Comunicato finale della sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente 
(25-27.9.2023)

Consiglio episcopale permanente

Nella Conferenza episcopale stanno venendo avanti diversi percorsi di revisione, che durante la sessione autunnale del Consiglio permanente (25-27 settembre 2023) sono passati sotto esame e si trovano a diversi stadi di maturazione.

Innanzitutto il percorso della formazione sacerdotale, di cui è stata approvata la riforma, basata sul presupposto che «per il prete, discepolo permanentemente in cammino sulle orme del Maestro, la formazione sia un processo che inizia in seminario e continua per tutta la vita». Il relativo documento verrà presentato all’Assemblea CEI straordinaria (13-16 novembre).

È poi in vista una riforma degli uffici e dei servizi della CEI, ai fini della «trasformazione missionaria» più volte auspicata dal papa, per cui al Consiglio permanente è stata presentata la prima bozza di un progetto per una ristrutturazione secondo i principi della sinodalità, della missionarietà e della diaconia. «Non si tratterà di un’operazione di facciata o di un mero accorpamento, ma di un ripensamento complessivo per una strutturazione più semplice e adeguata ai tempi, aperta e flessibile».

Infine, nel programma di riduzione del numero delle diocesi raccomandato da papa Francesco ai vescovi italiani, la CEI ha abbozzato una proposta di sostegno economico «perché il processo di valutazione e decisione di fusione di diocesi non riceva condizionamenti di natura finanziaria».

Documenti, 2021-19

Il Sinodo italiano si delinea

CEI – Consiglio episcopale permanente, sessione autunnale (27-29 settembre 2021)

Il principale obiettivo dell’incontro del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (CEI) del 27-29 settembre, come afferma il Comunicato finale pubblicato il 30 settembre, era proseguire nell’elaborazione di un progetto per il Sinodo italiano, che nel frattempo è stato denominato «Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia». Dal Consiglio permanente sono usciti un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali (cf. in questo numero a p. 582) e una Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà (cf. in questo numero a p. 586). Oltre a chiarire «la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia», è stato anche presentato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025 (cf. infografica a p. 000).

L’Assemblea generale straordinaria della CEI che si terrà dal 22 al 25 novembre sul tema «Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione» e il Consiglio episcopale definiranno la composizione del Comitato nazionale che accompagnerà il Cammino sinodale e le modalità operative del percorso.

Documenti, 2021-7

Forse anche il Sinodo

CEI – Consiglio episcopale permanente, sessione primaverile (22-24 marzo 2021)

Al centro della riflessione dei vescovi italiani, riuniti in Consiglio permanente (22-24.3.2021), è stata la questione Sinodo, che, come recita il Comunicato finale, «più che un contenuto» deve essere inteso «come uno stile capace di trasformare il volto della Chiesa che è in Italia». Avendo come obiettivo «la conversione missionaria della pastorale e delle comunità», ciò che per ora è necessario è più che altro un «metodo sinodale che aiuti a mettere a fuoco il mutamento in corso», valorizzando «le peculiarità pastorali» di ogni realtà ecclesiale (si è parlato anche dei seminari come luoghi di «formazione dei sacerdoti in chiave sinodale») e considerando la «stasi» e la «fatica diffusa» in esse, indotte dallo stravolgimento portato dalla pandemia. Tempi e modi sono comunque demandati all’Assemblea generale, prevista per il prossimo maggio (24-27). Durante la discussione si è anche parlato della pandemia; degli istituti superiori di teologia e di scienze religiose; dell’incontro «Mediterraneo frontiera di pace» (febbraio 2020) che potrebbe essere «la prima tappa di un progetto» che continua; del testo, in fase di stesura, che individua i «criteri per il discernimento e la preparazione dei candidati e delle candidate ai ministeri del lettorato e dell’accolitato»; di altri adempimenti statutari, come la proposta di ripartizione dei fondi dell’8 per mille e alcune nomine.