Il Sinodo italiano si delinea
Il principale obiettivo dell’incontro del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (CEI) del 27-29 settembre, come afferma il Comunicato finale pubblicato il 30 settembre, era proseguire nell’elaborazione di un progetto per il Sinodo italiano, che nel frattempo è stato denominato «Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia». Dal Consiglio permanente sono usciti un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali (cf. in questo numero a p. 582) e una Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà (cf. in questo numero a p. 586). Oltre a chiarire «la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia», è stato anche presentato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025 (cf. infografica a p. 000).
L’Assemblea generale straordinaria della CEI che si terrà dal 22 al 25 novembre sul tema «Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione» e il Consiglio episcopale definiranno la composizione del Comitato nazionale che accompagnerà il Cammino sinodale e le modalità operative del percorso.
Stampa da file in nostro possesso.
Un clima di fraterna condivisione ha caratterizzato la sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente, svoltasi a Roma, presso Villa Aurelia, dal 27 al 29 settembre 2021, sotto la guida del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana.
Il principale obiettivo dell’incontro era confrontarsi sul Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. Sono stati approvati due documenti: un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali e una Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà. È stato anche presentato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025. Sia l’elaborazione degli strumenti sia il dialogo tra i vescovi sono scaturiti dalla consapevolezza che il Cammino sinodale rappresenta un’opportunità da cogliere per il bene delle comunità ecclesiali e per l’intera società. Al Cammino sinodale sarà dedicata anche l’Assemblea generale straordinaria, che si terrà a Roma dal 22 al 25 novembre 2021, di cui è stato approvato l’ordine del giorno.
Al centro dei lavori anche alcuni importanti adempimenti statutari. Non è mancato uno sguardo sulla situazione nazionale e internazionale, in particolare sul dramma della popolazione afghana.
Il rinnovo delle dodici commissioni episcopali è stato l’occasione per un confronto sulle loro modalità operative, sul loro rapporto con gli uffici della CEI, sulla loro natura e finalità in ordine alla comunione dell’episcopato italiano. Il Consiglio permanente ha, inoltre, approvato il Messaggio per la Giornata nazionale per la vita e per la Giornata nazionale del ringraziamento e ha provveduto ad alcune nomine, fra cui quelle dei membri del Consiglio per gli affari giuridici.
Distinte comunicazioni hanno riguardato: la 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre 2021); l’Incontro dei vescovi del Mediterraneo (Firenze, 23-27 febbraio 2022) e il XXVII Congresso eucaristico nazionale (Matera, 22-25 settembre 2022).
Cammino sinodale
delle Chiese che sono in Italia
Il Consiglio permanente si è confrontato ampiamente sul Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. Papa Francesco è intervenuto in diverse occasioni sulla sinodalità – dal Convegno ecclesiale nazionale, svoltosi a Firenze nel 2015, fino al recente discorso alla diocesi di Roma – delineandone ragioni, finalità e modalità di fondo e insistendo sull’ascolto «dal basso», attraverso la consultazione capillare del popolo di Dio, per intercettarne il «senso di fede», in un dialogo costante con il magistero. Il processo sinodale, che si aprirà tra poche settimane in tutte le Chiese del mondo, rappresenta una grande opportunità anche per le Chiese in Italia.
Il Consiglio ha confermato la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. Ha poi approvato un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali, che offre una lettura spirituale dell’esperienza sinodale, e una Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà, che invita a sentirsi partecipi del percorso. È stato infine tracciato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025. Tutti i materiali, insieme ad alcune schede metodologiche che aiuteranno le comunità cristiane a vivere al meglio il percorso, verranno messi a disposizione nel sito web dedicato, che sarà on-line nei prossimi giorni.
Il Cammino inizierà con il biennio dell’ascolto (2021-2023), ovvero con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei vescovi su «partecipazione, comunione e missione»; nell’anno seguente si concentrerà invece su alcune priorità pastorali, per approfondirle. I vescovi hanno insistito sulla proposta di un coinvolgimento il più ampio possibile, cercando di interessare non solo i praticanti, ma anche coloro che si sentono ai margini o al di fuori dell’esperienza ecclesiale.
Seguirà una fase sapienziale, nella quale l’intero popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari (2023-24). Un momento assembleare nel 2025, da definire, cercherà di assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio. L’Assemblea generale straordinaria, che si svolgerà a Roma dal 22 al 25 novembre 2021, sul tema «Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione», e il Consiglio episcopale permanente dovranno deliberare alcune scelte in ordine alla composizione del Comitato nazionale che accompagnerà il Cammino sinodale e ad alcune modalità operative. L’Assemblea stessa – di cui è stato approvato l’ordine del giorno – è pensata come momento sinodale tra i vescovi.
Grido di dolore, dignità della vita,
tutela della salute
Nel corso dei lavori sono risuonate le parole di papa Francesco che, nel discorso rivolto all’Assemblea plenaria della Pontificia accademia per la vita, è tornato a denunciare con forza la «cultura dello scarto» che accomuna bambini e anziani. All’aborto – «un’abitudine che è bruttissima, è proprio un omicidio» – si affianca infatti la tendenza a mettere da parte le persone anziane, spesso vittime di quella «eutanasia “nascosta”» che consiste in cure non adeguate.
Queste parole hanno trovato un’eco significativa nella preoccupazione espressa dal cardinale presidente in merito a un eventuale referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente. Aiutare a morire – hanno ribadito i vescovi – non è una conquista di civiltà né di libertà, ma una pericolosa affermazione della deriva efficientista e nichilista che serpeggia nella società.
L’inquietudine per la prospettiva di un referendum impegna maggiormente a rivolgere l’attenzione verso coloro che manifestano consapevolmente degli interrogativi sul senso del vivere e del morire, soprattutto in questo tempo di smarrimento: la Chiesa intende farsene carico affinché le loro domande trovino persone e comunità capaci di ascoltarne le cause profonde, spesso rintracciabili in una malattia senza apparente via di uscita. Solo grazie all’ascolto, infatti, potranno scaturire quell’accompagnamento e quell’aiuto necessari a far ritrovare ragioni di vita.
Restano, in ogni caso, di fondamentale importanza lo studio e l’applicazione, ampliandone la diffusione, delle cure palliative e delle terapie del dolore. La tutela della salute e l’analisi delle forme più gravi delle malattie chiamano in causa la Chiesa nell’accogliere il grido di dolore di chi ha smarrito, provato duramente nel quotidiano, il senso stesso del mistero della vita e della morte.
Dal cardinale presidente anche un monito per la tragedia delle morti sul lavoro, che continua a seminare sofferenza e lutto in ogni angolo del paese. «Si tratta di un’emergenza – ha affermato – che chiama in causa governo, istituzioni e società civile e che richiede una strategia nazionale unitaria: bisogna trasformare l’indignazione in fatti concreti, in investimenti precauzionali e controlli adeguati. Serve cioè un supplemento di responsabilità da parte di tutti, in particolare degli imprenditori tenuti a garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza e di tutela della salute».
Non spegnere i riflettori
sulla drammatica situazione dell’Afghanistan
Il Consiglio permanente non ha mancato di volgere lo sguardo anche al di fuori dei confini nazionali. La situazione in Afghanistan rimane drammatica e incerta anche se i riflettori sul paese si sono quasi spenti. Lo sforzo messo in campo dalle nostre comunità per l’accoglienza e la protezione internazionale degli afghani arrivati con i numerosi ponti aerei è stato esemplare, così come lodevole è stata la risposta da parte delle diverse forze politiche.
La Chiesa in Italia, che si è resa subito disponibile a supportare tale impegno, si augura che la stessa sollecitudine abbracci anche gli afghani che nei prossimi mesi si metteranno in cammino per raggiungere l’Europa attraverso la rotta balcanica e il Mediterraneo. Ogni respingimento infatti negherebbe un diritto fondamentale del popolo afghano, che scappa da guerra e violenza. L’auspicio, hanno sottolineato i vescovi, è che il diritto alla protezione internazionale sia tutelato non solo per gli afghani, ma anche per gli uomini e le donne in fuga da 70 paesi, che arrivano via terra e via mare sia in Italia sia in Europa. Come ha detto il papa, dopo la preghiera dell’Angelus di domenica 26 settembre 2021, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: «Non chiudiamo le porte alla loro speranza».
Comunicazioni
Settimana sociale
Al Consiglio permanente è stato presentato il programma dell’appuntamento di Taranto, al quale prenderanno parte 142 vescovi, 670 delegati di 218 diocesi, tra cui numerosi giovani, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che in questi mesi hanno riflettuto a livello locale a partire dall’Instrumentum laboris. L’evento prevede momenti di approfondimento e confronto con esperti, esponenti del mondo politico, ecclesiale, civile e culturale, testimonianze, lavori di gruppo ed elaborazione di proposte concrete. L’obiettivo è quello di avviare una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale, con un percorso che continui anche dopo la Settimana sociale.
Mediterraneo
Nel corso dei lavori, i vescovi hanno ricevuto un aggiornamento sull’Incontro del Mediterraneo, che si terrà a Firenze, la città di Giorgio La Pira, dal 23 al 27 febbraio 2022. L’evento, che – come accaduto a Bari nel 2020 – coinvolgerà i vescovi cattolici di paesi che si affacciano sul Mare nostrum, si svilupperà attorno al tema della cittadinanza, nell’ottica della Laudato si’ e della Fratelli tutti.
È questo infatti un nodo essenziale per affrontare le crisi che viviamo: se la città è il luogo dove la fraternità universale diventa concreta o dove, a causa dell’indifferenza e della diffidenza, si fanno largo la solitudine e la violenza, la cittadinanza non è solo un dato anagrafico, ma lo spazio in cui si costruiscono relazioni di giustizia, accoglienza, crescita comune.
Congresso eucaristico
Il Consiglio episcopale permanente ha poi approvato il tema del Congresso eucaristico nazionale: «Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale». Questo appuntamento, che si terrà dal 22 al 25 settembre 2022 a Matera, è parte integrante del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, in quanto manifestazione di una Chiesa che trae dall’eucaristia il proprio paradigma sinodale. A fare da filo rosso alle giornate sarà, dunque, il tema del «pane» che richiama quello della comunione, della partecipazione e della missione, in un’ottica di conversione ecologica, pastorale e culturale. Il Congresso, che si porrà nel solco dell’esperienza vissuta a Genova nel 2016, metterà al centro le famiglie, i giovani, i consacrati, i sacerdoti e gli ultimi.
Tribunali
Ai vescovi è stata presentata l’attività dei tribunali ecclesiastici in materia di nullità matrimoniale in relazione alla ripartizione dei contributi. Il 2021 è il terzo anno di applicazione delle nuove Norme circa il regime amministrativo dei tribunali ecclesiastici italiani in materia di nullità matrimoniale. È stata dunque condivisa la realtà del servizio dei tribunali operanti in Italia, dei percorsi giuridico-pastorali che tendono a una maggiore sensibilizzazione e conoscenza da parte dei fedeli del servizio dei tribunali ecclesiastici, sono state offerte valutazioni di tipo amministrativo insieme a un resoconto del fondo per i meno abbienti, che si colloca nel percorso di una sempre maggiore gratuità dei procedimenti.
Varie
Il Consiglio permanente ha approvato sia il Messaggio per la 71ª Giornata nazionale del ringraziamento – che sarà celebrata il 7 novembre 2021 – incentrato sul tema «Lodate il Signore della terra (…) voi, bestie e animali domestici (Sal 148,10). Gli animali, compagni della creazione», sia quello per la 44ª Giornata per la vita – fissata per domenica 6 febbraio 2022 –, dedicato al tema «Custodire ogni vita. “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15)».
Ai vescovi è stato infine offerto un aggiornamento sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre istruzioni della Congregazione per l’educazione cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori (8 dicembre 2020). Il Consiglio ha ringraziato per quanto fatto finora, invitando a proseguire nello studio delle questioni aperte.
Nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio episcopale permanente ha provveduto alla nomina dei membri delle commissioni episcopali, i cui presidenti erano stati eletti nel corso dell’Assemblea generale tenuta nel maggio 2021. Di ciascuna Commissione episcopale fa parte un vescovo emerito, indicato dalla Presidenza.
Le Commissioni episcopali per il quinquennio 2021-2026 risultano così composte:
– Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi: Brambilla mons. Franco Giulio, vescovo di Novara, presidente; Bellandi mons. Andrea, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno; Bodo mons. Cristiano, vescovo di Saluzzo; Gisana mons. Rosario, vescovo di Piazza Armerina; Migliavacca mons. Andrea, vescovo di San Miniato; Morrone mons. Fortunato, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova; Piazza mons. Orazio Francesco, vescovo di Sessa Aurunca; Pizziolo mons. Corrado, vescovo di Vittorio Veneto; Sanna mons. Ignazio, arcivescovo emerito di Oristano; Spina mons. Angelo, arcivescovo di Ancona-Osimo.
– Commissione episcopale per la liturgia: Busca mons. Gianmarco, vescovo di Mantova, presidente; Caiazzo mons. Antonio Giuseppe, arcivescovo di Matera-Irsina; Di Pietro mons. Cesare, vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela; Nolè mons. Francescantonio, arcivescovo di Cosenza-Bisignano; Ogliari p. ab. d. Donato, abate ordinario di Montecassino; Pappalardo mons. Salvatore, arcivescovo emerito di Siracusa; Rosa p. ab. d. Diego Gualtiero, abate ordinario di Monte Oliveto Maggiore; Sacchi mons. Gianni, vescovo di Casale Monferrato.
– Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute: Redaelli mons. Carlo Roberto Maria, arcivescovo di Gorizia, presidente; Accolla mons. Giovanni, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela; Palmieri mons. Giampiero, arcivescovo vicegerente di Roma; Peri mons. Calogero, vescovo di Caltagirone; Regattieri mons. Douglas, vescovo di Cesena -Sarsina; Savino mons. Francesco, vescovo di Cassano all’Jonio; Solmi mons. Enrico, vescovo di Parma; Tuzia mons. Benedetto, vescovo emerito di Orvieto-Todi.
– Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata: Martinelli mons. Paolo, vescovo ausiliare di Milano, presidente; Aiello mons. Arturo, vescovo di Avellino; Cetoloni mons. Rodolfo, vescovo emerito di Grosseto; D’Ascenzo mons. Leonardo, arcivescovo di Trani -Barletta-Bisceglie; Manetti mons. Stefano, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza; Morfino mons. Mauro Maria, vescovo di Alghero-Bosa; Palletti mons. Luigi Ernesto, vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato; Pisanello mons. Vincenzo, vescovo di Oria.
– Commissione episcopale per il laicato: Spinillo mons. Angelo, vescovo di Aversa, presidente; Battaglia mons. Domenico, arcivescovo di Napoli; Manenti mons. Francesco, vescovo di Senigallia; Mazza mons. Carlo, vescovo emerito di Fidenza; Milito mons. Francesco, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi; Pizziol mons. Beniamino, vescovo di Vicenza; Tardelli mons. Fausto, vescovo di Pistoia; Tremolada mons. Pierantonio, vescovo di Brescia.
– Commissione episcopale per la famiglia, i giovani e la vita: Giulietti mons. Paolo, arcivescovo di Lucca, presidente; Anselmi mons. Nicolò, vescovo ausiliare di Genova; Castellani mons. Benvenuto Italo, arcivescovo emerito di Lucca; Cipolla mons. Claudio, vescovo di Padova; Damiano mons. Alessandro, arcivescovo di Agrigento; Gervasoni mons. Maurizio, vescovo di Vigevano; Napolioni mons. Antonio, vescovo di Cremona; Pascarella mons. Gennaro, vescovo di Pozzuoli e di Ischia.
– Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese: Satriano mons. Giuseppe, arcivescovo di Bari-Bitonto, presidente; Accrocca mons. Felice, arcivescovo di Benevento; Badini Confalonieri mons. Alfonso, vescovo emerito di Susa; Corazza mons. Livio, vescovo di Forlì-Bertinoro; Moscone mons. Franco, arcivescovo di Manfredonia -Vieste-San Giovanni Rotondo; Oliva mons. Francesco, vescovo di Locri-Gerace e amministratore apostolico di Mileto-Nicotera-Tropea; Pellegrini mons. Giuseppe, vescovo di Concordia-Pordenone; Vegezzi mons. Giuseppe Natale, vescovo ausiliare di Milano.
– Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo: Olivero mons. Derio, vescovo di Pinerolo, presidente; Brugnaro mons. Francesco Giovanni, arcivescovo emerito di Camerino-San Severino Marche; Filippini mons. Roberto, vescovo di Pescia; Malvestiti mons. Maurizio, vescovo di Lodi; Muser mons. Ivo, vescovo di Bolzano-Bressanone, Bozen-Brixen; Oliverio mons. Donato, vescovo di Lungro, Paolucci Bedini mons. Luciano, vescovo di Gubbio; Saba mons. Gian Franco, arcivescovo di Sassari.
– Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università: Giuliodori mons. Claudio, assistente ecclesiastico generale dell’Università cattolica del Sacro Cuore, presidente; Cerrato mons. Edoardo Aldo, vescovo di Ivrea; Gianotti mons. Daniele, vescovo di Crema; Leuzzi mons. Lorenzo, vescovo di Teramo -Atri; Marangoni mons. Renato, vescovo di Belluno -Feltre; Marconi mons. Nazzareno, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia; Micchiardi mons. Pier Giorgio, vescovo emerito di Acqui; Panzetta mons. Angelo Raffaele, arcivescovo di Crotone-Santa Severina e amministratore apostolico «sede vacante» di Catanzaro-Squillace; Roncari mons. Gianni, vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello e di Grosseto; Seccia mons. Michele, arcivescovo di Lecce.
– Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace: Renna mons. Luigi, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, presidente; Alfano mons. Francesco, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia; Arnolfo mons. Marco, arcivescovo di Vercelli; Bregantini mons. Giancarlo Maria, arcivescovo di Campobasso-Boiano; Ghirelli mons. Tommaso, vescovo emerito di Imola; Lagnese mons. Pietro, vescovo di Caserta; Marciante mons. Giuseppe, vescovo di Cefalù; Ruzza mons. Gianrico, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e amministratore apostolico di Porto-Santa Rufina; Tomasi mons. Michele, vescovo di Treviso; Toso mons. Mario, vescovo di Faenza -Modigliana.
– Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali: Pompili mons. Domenico, vescovo di Rieti e amministratore apostolico «sede vacante» di Ascoli Piceno, presidente; Cacucci mons. Francesco Paolo, arcivescovo emerito di Bari-Bitonto; Cevolotto mons. Adriano, vescovo di Piacenza-Bobbio; Favale mons. Giuseppe, vescovo di Conversano-Monopoli; Gervasi mons. Dario, vescovo ausiliare di Roma; Libanori mons. Daniele, vescovo ausiliare di Roma; Mosciatti mons. Giovanni, vescovo di Imola; Sanguineti mons. Corrado, vescovo di Pavia; Tisi mons. Lauro, arcivescovo di Trento; Valentinetti mons. Tommaso, arcivescovo di Pescara-Penne.
– Commissione episcopale per le migrazioni: Perego mons. Gian Carlo, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, presidente; Agostinelli mons. Franco, vescovo emerito di Prato; Agnesi mons. Franco Maria Giuseppe, vescovo ausiliare di Milano; Ambarus mons. Benoni, vescovo ausiliare di Roma; Checchinato mons. Giovanni, vescovo di San Severo; Lojudice card. Augusto Paolo, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino; Lorefice mons. Corrado, arcivescovo di Palermo; Prastaro mons. Marco, vescovo di Asti.
Il Consiglio episcopale permanente ha proceduto anche alle seguenti nomine:
– Consiglio per gli affari giuridici: Migliavacca mons. Andrea, vescovo di San Miniato, presidente; Giombanco mons. Guglielmo, vescovo di Patti; Lovignana mons. Franco, vescovo di Aosta; Miragoli mons. Egidio, vescovo di Mondovì; Pavanello mons. Pierantonio, vescovo di Adria-Rovigo.
– Vescovi membri della Presidenza della Caritas italiana: Regattieri mons. Douglas, vescovo di Cesena -Sarsina; Savino mons. Francesco, vescovo di Cassano all’Jonio.
– Collegio dei revisori dei conti della Conferenza episcopale italiana: Caputo mons. Tommaso, arcivescovo – prelato di Pompei, presidente; Ciattini mons. Carlo, vescovo di Massa Marittima-Piombino; Fornabaio dott. Lelio.
– Direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto: Pennasso don Valerio (Alba).
– Membro del Collegio dei revisori dei conti della Caritas italiana: Francesconi don Claudio, economo della CEI, con decorrenza 1° ottobre 2021.
– Membro del Collegio dei revisori dei conti della Fondazione Migrantes: Francesconi don Claudio, economo della CEI, con decorrenza 1° ottobre 2021.
– Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: Lovignana mons. Franco, vescovo di Aosta.
– Presidente del Centro azione liturgica (CAL): Maniago mons. Claudio, vescovo di Castellaneta.
– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici polacchi in Italia: Główczyk mons. Jan Antoni (Tarnów, Polonia).
– Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento studenti di Azione cattolica (MSAC): Diana don Mario (Bari-Bitonto).
– Assistente ecclesiastico centrale dell’Azione cattolica ragazzi (ACR): Marrapodi don Francesco (Reggio Calabria-Bova).
– Assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione genitori scuole cattoliche (AGESC): Schibotto don Massimo sdb.