Le minoranze religiose in Italia
Nel contesto di un pluralismo sempre più accentuato nella società italiana, la legislazione non è ancora completamente in grado di garantire un trattamento realmente paritario a tutte le minoranze religiose. Tra queste, quelle che godono di un’intesa con lo stato sono a loro volta in una condizione privilegiata rispetto alle altre. All’interno di questo quadro la giurisprudenza sta svolgendo un ruolo importante nel trovare un bilanciamento, specialmente sulle questioni che richiedono una regolamentazione più decisa della diversità religiosa.
La questione è stata affrontata dalla giurista Cristiana Cianitto, professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico nell’Università di Milano, in una relazione dal titolo «Le minoranze religiose in Italia. Nuovi problemi (?)» tenuta in occasione dell’incontro organizzato dal prof. Silvio Ferrari e dalla stessa prof.ssa Cianitto il 6 maggio sul tema «Le minoranze religiose escluse. Il pluralismo religioso in Italia tra politica e diritto». Nell’attesa di una legge generale sulla libertà religiosa, per la quale «i tempi… non paiono maturi», questo approccio caso per caso è «la grande risorsa che alla società si apre nell’inerzia della politica: la narrazione dei valori nella cultura, nell’educazione crea la coesione di un popolo e semina i germi della cittadinanza attiva».
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