Lefebvriani, sciolta la Commissione «Ecclesia Dei»
Lettera apostolica in forma di motu proprio circa la Pontificia commissione «Ecclesia Dei»
A dieci anni esatti – il 21 gennaio 2009, per decisione di Benedetto XVI – dalla remissione della scomunica ai quattro vescovi della Fraternità sacerdotale San Pio X ordinati nel 1988 da mons. Marcel Lefebvre, papa Francesco il 19 gennaio con la Lettera apostolica in forma di motu proprio circa la Pontificia commissione «Ecclesia Dei» ha disposto la soppressione della stessa, che era stata istituita il 2 luglio 1988 per «facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi o religiose, legati alla Fraternità…, che desideravano rimanere uniti al successore di Pietro nella Chiesa cattolica, conservando le proprie tradizioni spirituali e liturgiche».
La decisione nasce dalla costatazione che, dopo la concessione di celebrare secondo il rito preconciliare data da Benedetto XVI nel 2007, il contesto è mutato e «le comunità religiose che celebrano abitualmente nella forma straordinaria hanno trovato oggi una propria stabilità di numero e di vita». Pertanto non essendovi più una questione liturgica ma solo dottrinale, la competenza per il dialogo è trasferita «integralmente» alla Congregazione per la dottrina della fede, che avrà una nuova sezione dedicata a «continuare l’opera di vigilanza, di promozione e di tutela» condotta dalla soppressa Commissione.
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