Coscienza e discernimento nell’Amoris laetitia
Al convegno «Amoris laetitia: rilettura teologica e questioni critiche»
L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco rappresenta uno spartiacque nella riflessione teologica e pastorale sul matrimonio e la famiglia. Punto di arrivo dei due Sinodi 2014 e 2015, ne costituisce al tempo stesso un rilancio, pratico e teorico. In quest’ottica s’inseriscono le due giornate di studio organizzate dalla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e dalla Pontificia università gregoriana, di cui proponiamo la relazione tenuta sabato 11 novembre 2017 dal prof. Maurizio Chiodi, della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, su «Coscienza e discernimento: quale rapporto con la norma (AL VIII)». Come afferma l’introduzione, «il presente saggio si concentra sul c. VIII, non tanto perché vi si affronta il tema mediaticamente interessante dei divorziati risposati, quanto perché in esso vengono riprese alcune questioni “nodali” e spinose per la teologia morale, grazie alle quali papa Francesco dischiude prospettive pastorali nuove». Suddiviso in cinque paragrafi, il testo pone al centro della sua riflessione il nesso tra coscienza, norma e discernimento, prendendo in considerazione il rapporto tra oggetto e soggetto ed esaminando le critiche di «deriva soggettivistica» rivolte al documento, per poi approdare a un’interpretazione del processo di discernimento come «l’atto della coscienza che, nella situazione concreta, risponde all’appello di Dio che si dà nella sua storia».
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