La speranza che salva
Lettera pastorale di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti - Vasto, per l’anno 2017-2018
«La penuria più grande che possiamo sperimentare in noi stessi è quella di speranza, precisamente perché essa è segno della mancanza di un amore che non risulti effimero, come avviene nelle tante forme in cui spesso è esibito e offerto oggi l’amore. È per questo che la tentazione più forte che potrebbe proporsi di fronte agli scenari dei tanti conflitti in corso e delle tante prove della natura e della storia, è la disperazione». Dopo aver trattato negli ultimi anni i temi dell’educazione alla fede e all’esercizio della carità, l’arcivescovo di Chieti - Vasto, mons. Bruno Forte, ha inviato alla sua Chiesa una lettera pastorale per l’anno 2017-2018 intitolata La speranza che salva.Di fronte alla domanda profonda e ineludibile di amore che è insita in ogni cuore umano, e alla tentazione di disperare che sembra affacciarsi prepotentemente negli scenari caotici del presente, il vescovo indaga la sorgente della speranza cristiana, che è l’incontro con Gesù. «La speranza di chi crede non è una rassicurazione mondana, una delle tante ideologie che hanno illuso il mondo e determinato l’alienazione dell’uomo, ma è dono dall’alto: non è qualcosa che diviene in noi, ma Qualcuno che viene a noi».
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