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Documenti, 19/2016, 01/11/2016, pag. 608

Maria, speranza e aurora di salvezza

Lettera dell’arcivescovo di Milano card. Angelo Scola per l’anno pastorale 2016-2017

card. Angelo Scola

S’intitola «Maria, speranza e aurora di salvezza del mondo intero». Indicazioni per «Educarsi al pensiero di Cristo». Anno pastorale 2016-2017, la nuova lettera del card. Angelo Scola, pubblicata lo scorso 8 settembre, in occasione della festività di Maria nascente e indirizzata a tutta la Chiesa ambrosiana. Per il nuovo anno che inizia, l’arcivescovo di Milano desidera riprendere il discorso avviato con l’ultima lettera pastorale, Educarsi al pensiero di Cristo, e pone al centro della sua riflessione l’educazione ai pensieri e sentimenti di Cristo, vero cuore della fede e della vita delle comunità. L’arcivescovo propone alcune indicazioni con cui concretizzare, nella vita delle parrocchie e dei decanati della diocesi, l’adesione alla mentalità di Gesù: «approfondire la proposta della comunità educante non solo in riferimento all’iniziazione cristiana, ma estendendola, con le necessarie integrazioni, a tutte le età e le realtà espressive della vita della Chiesa», assumere «il criterio della pluriformità nell’unità per il bene di tutti», riscoprire la «testimonianza gioiosa e quotidiana delle famiglie cristiane che mostri a tutti la bellezza dell’amore», proseguire «il cammino, iniziale ma assai decisivo, sulla riforma del clero e della vita consacrata».

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Documenti, 2015-16

Famiglia soggetto di evangelizzazione

Note in vista della XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi

Card. Angelo Scola
«La Chiesa tutta, in particolare attraverso il magistero degli ultimi pontefici, ha sottolineato con forza l’intrinseco rapporto tra evangelizzazione e realtà familiare. (…). È la ragione per cui non ci sarà riforma della Chiesa senza la riscoperta della famiglia e del suo compito». Con queste parole, il card. Scola, arcivescovo di Milano, introduce un testo che, dopo le riflessioni offerte in vista del Sinodo straordinario dello scorso anno (cf. Regno-att. 16,2014,540-545), intende proporsi quale contributo per dare «contenuto concreto alla decisiva affermazione della famiglia come Chiesa domestica»; compito che passa per la riaffermazione dell’unità tra dottrina e pastorale e per una comprensione più profonda del matrimonio cristiano nell’economia sacramentale. Vengono inoltre suggerite alcune vie per dare forma all’accompagnamento dei fedeli «in situazioni matrimoniali canonicamente irregolari accogliendo l’invito alla misericordia», escludendo proposte che l’autore ritiene «insufficienti».
Documenti, 2013-19

Il campo è il mondo

Card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano
La lettera che il card. Scola ha presentato il 9 settembre (cf. Regno-att. 18,2013,573) – «Il campo è il mondo». Vie da percorrere incontro all’umano – vede la luce in un tempo di «preziose conferme» sia per la Chiesa milanese sia per quella universale: dall’incontro mondiale delle famiglie con la visita di Benedetto XVI, all’anno costantiniano con la visita di Bartolomeo I, dalle dimissioni di Benedetto all’elezione di Francesco, dalla Giornata mondiale della gioventù a Rio alla preparazione del prossimo Expo 2015 a Milano. Ma contemporaneamente, «occorre ammetterlo con franchezza, anche tra i cristiani ambrosiani esiste il rischio di una sorta di “ateismo anonimo”, cioè di vivere di fatto come se Dio non ci fosse». Per questo la lettera riprende la parabola del grano e della zizzania: perché la Chiesa ambrosiana si lasci «sorprendere da Dio» e abbia uno sguardo «positivo» sul mondo che è «frutto della grazia» dell’amore di Dio. E declini il Vangelo negli ambiti antropologici quotidiani per la costruzione efficace di un «nuovo umanesimo».
Documenti, 2006-7

Processi matrimoniali: una prospettiva pastorale

Card. Angelo Scola al Tribunale ecclesiastico del Triveneto
Parlando al Tribunale ecclesiastico del Triveneto, il card. Angelo Scola, ha illustrato l’auspicio, formulato dal recente Sinodo sull’eucaristia, di «assicurare il carattere pastorale, la presenza e la corretta e sollecita attività dei tribunali ecclesiastici per le cause di nullità matrimoniale» (Propositio n. 40; Regno-doc. 19,2005,553). Un’apertura che persegue, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, la «verità e dignità del sacramento e quella della protezione effettiva dei diritti del soggetto». A questo fine, dopo aver richiamato alcuni punti fondamentali, il patriarca di Venezia riafferma l’appartenenza dell’attività dei tribunali ecclesiastici alla missione apostolica della Chiesa e formula alcune proposte pratiche. In relazione al funzionamento dei tribunali suggerisce una migliore formazione degli operatori, l’introduzione o il consolidamento di un patrono stabile, la richiesta agli avvocati di accettare una o due cause all’anno senza compenso, l’istituzione di un counseling matrimoniale. In specifico, per il processo, propone l’ipotesi di dare ai processi matrimoniali la forma di un processo contenzioso amministrativo o di un processo contenzioso orale o sommario.