Documenti, 7/2006, 01/04/2006, pag. 226
Processi matrimoniali: una prospettiva pastorale
Parlando al Tribunale ecclesiastico del Triveneto, il card. Angelo Scola, ha illustrato l’auspicio, formulato dal recente Sinodo sull’eucaristia, di «assicurare il carattere pastorale, la presenza e la corretta e sollecita attività dei tribunali ecclesiastici per le cause di nullità matrimoniale» (Propositio n. 40; Regno-doc. 19,2005,553). Un’apertura che persegue, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, la «verità e dignità del sacramento e quella della protezione effettiva dei diritti del soggetto». A questo fine, dopo aver richiamato alcuni punti fondamentali, il patriarca di Venezia riafferma l’appartenenza dell’attività dei tribunali ecclesiastici alla missione apostolica della Chiesa e formula alcune proposte pratiche. In relazione al funzionamento dei tribunali suggerisce una migliore formazione degli operatori, l’introduzione o il consolidamento di un patrono stabile, la richiesta agli avvocati di accettare una o due cause all’anno senza compenso, l’istituzione di un counseling matrimoniale. In specifico, per il processo, propone l’ipotesi di dare ai processi matrimoniali la forma di un processo contenzioso amministrativo o di un processo contenzioso orale o sommario.
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