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Documenti, 4/2015

Ecumenismo: vita consacrata e martirio

Nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

Francesco
«La vita religiosa come profezia del mondo futuro è chiamata a offrire nel nostro tempo testimonianza di quella comunione in Cristo che va oltre ogni differenza, e che è fatta di scelte concrete di accoglienza e dialogo». Nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, recentemente conclusa (18-25.1.2015), sono stati due i fuochi dell’attenzione negli interventi di papa Francesco. Anzitutto, il ruolo fondamentale della vita consacrata nella ricerca dell’unità dei cristiani, ribadito nell’udienza concessa ai partecipanti al Colloquio ecumenico di religiosi e religiose promosso dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica (24.1.2015). Il secondo è stato, nei vespri solenni a San Paolo fuori le Mura in conclusione dell’Ottavario di preghiera (25.1.2015), la sottolineatura del valore del martirio, l’«ecumenismo del sangue», quale espressione dell’unità nella testimonianza di Gesù Cristo, che ancora oggi in tante parti del mondo costa persecuzione e morte «senza fare distinzione, da parte dei persecutori, tra le confessioni a cui [i martiri] appartengono».

Senza pretese e senza timidezze

Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI (26-28.1.2015)

Conferenza episcopale italiana (CEI)
«Nella discussione tra i membri del Consiglio permanente è emersa la volontà e l’urgenza, “senza pretese, ma anche senza timidezze”, di cercare gli strumenti e i linguaggi più adeguati al dialogo per la scrittura di regole che siano utili al bene di tutti». Suggerite nella prolusione del card. Bagnasco, le emergenze sociali e culturali del paese, anzitutto la precarietà del lavoro e la tutela della famiglia, sono state ancora le prime e le più urgenti preoccupazioni prese in carico nella sessione di gennaio del Consiglio permanente della CEI (26-28.1.2015). I lavori si sono poi concentrati sull'Assemblea generale di maggio, che sarà dedicata alla verifica della ricezione dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, sul cammino verso il Convegno nazionale di Firenze e sul tema della vita e della formazione permanente dei presbiteri, col desiderio di dare concretezza a «quanto emerso dall'Assemblea generale di Assisi dello scorso novembre». Il Consiglio ha anche approvato un Messaggio per la XIX Giornata mondiale della vita consacrata (cf. riquadro a p. 7) e ha scelto Cagliari come sede della prossima Settimana sociale, che si terrà nel 2017.

La CEI ai religiosi: portate l'abbraccio di Dio

Consiglio episcopale permanente
In vista della XIX Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio 2015), che si celebra nell’anno dedicato da papa Francesco ai consacrati e alle consacrate, il Consiglio episcopale permanente della CEI – riunito nella sessione di gennaio (26-28.1.12015) – ha approvato e pubblicato il Messaggio che riportiamo e nel quale si dice ai consacrati: «I Vescovi italiani ripongono grande fiducia in voi (...) soprattutto per il contributo che potete offrire a rinnovare lo slancio e la freschezza della nostra vita cristiana» (www.chiesacattolica.it).

Mattarella presidente: gli auguri della CEI

Presidenza della CEI
Mattarella presidente: gli auguri della CEI L’elezione del Capo dello Stato rappresenta uno dei momenti più importanti della vita democratica, perché garantisce un riferimento di unità per il popolo e per la Nazione. Nel salutare rispettosamente e con viva soddisfazione l’elezione di Sergio Mattarella, nel quale il Parlamento ha riscontrato le necessarie caratteristiche di «dignità riconosciuta e...

Giustificazione e libertà

Documento base per il giubileo della Riforma 2017

Chiesa evangelica in Germania (EKD)
Con il documento base intitolato Giustificazione e libertà. 500 anni di Riforma 2017, pubblicato il 14 maggio 2014, la Chiesa evangelica tedesca (EKD) vuole «interpretare le tesi della Riforma sulla relazione fra Dio e l’uomo per il presente», e riflettere «sul contributo della Riforma alla storia della libertà in Europa, nonché sulle differenze fra la concezione della “libertà” propria della Riforma e l’esperienza contemporanea della libertà». La dottrina della giustificazione è presentata come il cuore della teologia e della pietà evangelica e quindi come una risposta alle domande dell’uomo di oggi. Il «legame fra Riforma e storia moderna della libertà è la ragione fondamentale per cui il giubileo non è solo una festa delle Chiese, ma dovrebbe diventare una festa di tutta la società e dello stato».