Sull'accoglienza dei profughi
Mons. Oscar Cantoni
«In queste ultime settimane, le Chiese di tutta la Lombardia sono state interpellate dalle diverse Prefetture per organizzare in emergenza l’accoglienza di molti profughi. (...) Anche la nostra piccola Chiesa di Crema non ha potuto, né voluto, sottrarsi a questa ingiunzione». Di un periodo estivo segnato – in diverse diocesi – dalla necessità di farsi carico del fenomeno immigrazione sono testimonianza le due lettere del vescovo di Crema, mons. Oscar Cantoni, che qui pubblichiamo. La prima, più recente, porta la data del 23 agosto e contiene «alcune direttive» per le parrocchie e le associazioni della diocesi, affinché le stesse si rendano disponibili «a un’accoglienza responsabile e coordinata, in collaborazione con la Caritas diocesana e con le istituzioni civili». Di fronte a un fenomeno «che ha assunto proporzioni di emergenza», la seconda lettera (del 16 luglio) testimonia la fatica dei pastori nel tentare una mediazione dentro le loro comunità, dove incontrano resistenze, paure e talvolta «tenace e strenua» opposizione. Tanto da constatare con amarezza: «Il “demone della paura” dell’altro, del diverso da noi, dello straniero, tende a prevaricare su tutto. (...) Certe reazioni sconsiderate e irrazionali (...) sono proprio il frutto di una mentalità fondata sulla paura».
Documento, 04/09/2015, pag. 17