Benedetto XVI, Congregazione per la dottrina della fede, G. Ghirlanda
Vi sono «gruppi anglicani» che «in questi ultimi tempi» hanno chiesto «più volte e insistentemente» di entrare, «anche corporativamente, nella piena comunione cattolica», e Benedetto XVI «ha benevolmente accolto la loro richiesta». Nelle prime parole della costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, resa pubblica il 9 novembre scorso, è ben sintetizzato il centro dell’intero documento, come delle Nor me complementari che lo accompagna no a firma della Congregazione per la dottrina della fede e del commento pubblicato contestualmente dalla Sala stampa vaticana e affidato al gesuita p. Gianfranco Ghirlanda. Lo strumento tecnico istituito dal papa per accogliere questi fedeli «in modo da mantenere vive all’interno della Chiesa cattolica le tradizioni spirituali, liturgiche e pastorali» anglicane (n. III) si chiama «ordinariato personale»; verrà eretto dalla Congregazione per la dottrina della fede all’interno delle conferenze dei vescovi e sarà formato da laici, chierici e religiosi ex anglicani che professino la fede cattolica come è espressa dal Catechismo della Chiesa cattolica. Cf. ampiamente Regno-att. 20,2009,657-661.
Documento, 01/12/2009, pag. 705