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Documenti, 13/2009, 01/07/2009, pag. 446

La stagione del dialogo. Il presidente USA Barack Obama al Cairo e all'Università Notre Dame

B. Obama
«Abbiamo la responsabilità di unirci in nome di quel mondo che desideriamo, un mondo nel quale gli estremisti non minaccino più i nostri popoli e le truppe americane siano di nuovo a casa, un mondo nel quale israeliani e palestinesi vivano sicuri ciascuno in un proprio stato e l’energia nucleare sia usata a scopi pacifici, un mondo nel quale i governi siano al servizio dei loro cittadini e siano rispettati i diritti di tutti i figli di Dio. Questi so no interessi comuni. Questo è il mon do che desideriamo. Ma possiamo ottenerlo so lo insieme». L’atteso discorso del pre sidente degli Stati Uniti Barack Oba ma all’Università Al Azhar del Cairo (4.6.2009) rappresenta un cambiamento storico nelle relazioni internazionali americane dopo l’era Bush, in particolare rispetto al mondo islamico. Lo stile del dialogo («Cuori aperti. Menti aperte. Parole equilibrate») e la percezione di una sfida epocale posta di fronte all’umanità sono anche gli accenti principali del discorso tenuto il 17 maggio alla cerimonia di laurea della cattolica Università di Notre Dame (Indiana, USA). Sulle polemiche intorno alla laurea honoris causa conferita al presidente cf. Regno-att. 8,2009,239.

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«Abbiamo la responsabilità di unirci in nome di quel mondo che desideriamo, un mondo nel quale gli estremisti non minaccino più i nostri popoli e le truppe americane siano di nuovo a casa, un mondo nel quale israeliani e palestinesi vivano sicuri ciascuno in un proprio stato e l’energia nucleare sia usata a scopi pacifici, un mondo nel quale i governi siano al servizio dei loro cittadini e siano rispettati i diritti di tutti i figli di Dio. Questi so no interessi comuni. Questo è il mon do che desideriamo. Ma possiamo ottenerlo so lo insieme». L’atteso discorso del pre sidente degli Stati Uniti Barack Oba ma all’Università Al Azhar del Cairo (4.6.2009) rappresenta un cambiamento storico nelle relazioni internazionali americane dopo l’era Bush, in particolare rispetto al mondo islamico. Lo stile del dialogo («Cuori aperti. Menti aperte. Parole equilibrate») e la percezione di una sfida epocale posta di fronte all’umanità sono anche gli accenti principali del discorso tenuto il 17 maggio alla cerimonia di laurea della cattolica Università di Notre Dame (Indiana, USA). Sulle polemiche intorno alla laurea honoris causa conferita al presidente cf. Regno-att. 8,2009,239.
Documenti, 2009-13

La stagione del dialogo: cuori aperti, parole responsabili. All'Università di Notre Dame

B. Obama
«Abbiamo la responsabilità di unirci in nome di quel mondo che desideriamo, un mondo nel quale gli estremisti non minaccino più i nostri popoli e le truppe americane siano di nuovo a casa, un mondo nel quale israeliani e palestinesi vivano sicuri ciascuno in un proprio stato e l’energia nucleare sia usata a scopi pacifici, un mondo nel quale i governi siano al servizio dei loro cittadini e siano rispettati i diritti di tutti i figli di Dio. Questi so no interessi comuni. Questo è il mon do che desideriamo. Ma possiamo ottenerlo so lo insieme». L’atteso discorso del pre sidente degli Stati Uniti Barack Oba ma all’Università Al Azhar del Cairo (4.6.2009) rappresenta un cambiamento storico nelle relazioni internazionali americane dopo l’era Bush, in particolare rispetto al mondo islamico. Lo stile del dialogo («Cuori aperti. Menti aperte. Parole equilibrate») e la percezione di una sfida epocale posta di fronte all’umanità sono anche gli accenti principali del discorso tenuto il 17 maggio alla cerimonia di laurea della cattolica Università di Notre Dame (Indiana, USA). Sulle polemiche intorno alla laurea honoris causa conferita al presidente cf. Regno-att. 8,2009,239.