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Documenti, 5/2008, 01/03/2008, pag. 153

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito. Lettera del card. Tettamanzi

D. card. Tettamanzi
Come smentire l’idea che «la Chiesa mette alla porta» i cristiani i cui matrimoni sono in crisi? «Questo giudizio è tanto radicato che spesso gli stessi sposi in crisi si allontanano dalla vita della comunità cristiana» – constata l’accorata lettera dell’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, pubblicata nel gennaio scorso, all’interno del piano pastorale dedicato alla famiglia (cf. Regno-doc. 15,2007,482). Le «durezze» o le eventuali condanne «senza appello» non fanno parte dell’insegnamento della Chiesa, che viceversa «ha riguardo del travaglio umano» che sta dietro a un matrimonio che fallisce; è preoccupata del clima di tensione che rende la «casa una pesante gabbia che sembra togliere la pace del cuore». E per quanto la Chiesa continui ad annunciare l’indissolubilità del matrimonio sacramentale e «l’impossibilità di accedere alla comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un secondo legame sponsale», il cardinale chiede a tutti di «partecipare alla celebrazione eucaristica… Anche a voi è rivolta la chiamata alla novità di vita che ci è donata attraverso lo Spirito… Anche da voi la Chiesa attende una presenza attiva e una disponibilità a servire quanti hanno bisogno del vostro aiuto».

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Documenti, 2011-3

Santi per vocazione. Card. Dionigi Tettamanz, arcivescovo di Milano

D. card. Tettamanzi
Il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610) è l’occasione per l’arcivescovo di Milano di proporre per l’anno 2010- 2011 una lettera pastorale dedicata al tema della santità. «San Carlo ha portato dedizione, amore e speranza non solo nella comunità cristiana ma in tutta la città di Milano (…). Si è rivolto a tutti e ha saputo andare anche fuori le mura». È questo un tratto del santo – l’attenzione alla città – che il card. Tettamanzi sente più vicino e più caratterizzante il proprio ministero pastorale di quasi un decennio, ora che si avvia alla conclusione: «Una delle esperienze più belle che vivo come arcivescovo di Milano è proprio la possibilità d’incontrare da vicino le persone: tanti volti, tante mani, tante vicende raccontate all’arcivescovo, nella ricerca di rapporti personali che troppo spesso non ci sono più. Quante cose ho imparato ascoltando in questi anni la gente delle nostre parrocchie e delle nostre città!».
Documenti, 2010-15

Milano porta dell'Oriente. Conferenza del card. Dionigi Tettamanzi a Beirut

D. card. Tettamanzi
Una rilettura della ricca storia delle relazioni tra la Chiesa di Milano e il mondo orientale – dai tanti aspetti della vita liturgica, al mantenimento del legame con l’Oriente malgrado le rotture consumatesi nel Medio Evo, fino all’impegno della Biblioteca Ambrosiana verso le culture mediorientali – diventa la premessa per porre tale Chiesa «in ascolto della parola, della testimonianza di fede, dei problemi e delle speranze delle Chiese d’Oriente», anche nella prospettiva della prossima Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi, che sarà dedicata appunto al Medio Oriente e che si svolgerà a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010. È quanto ha fatto l’arcivescovo di Milano, card. Tettamanzi, con la conferenza «Milano e l’Oriente» che ha tenuto il 21 luglio scorso in Libano. L’attenzione del card. Tettamanzi si sofferma in particolare sui nn. 118-120 dell’Instrumentum laboris («Quale avvenire per i cristiani del Medio Oriente?»; Regno-doc. 13,2010,411): dobbiamo «ritrovarci tutti quanti fratelli e sorelle nella preoccupazione per le difficoltà del momento presente».
Documenti, 2010-1

Milano torni grande con la sobrietà e la solidarietà. Il card. Tettamanzi per Sant'Ambrogio

D. card. Tettamanzi
C’è bisogno di una «“nuova solidarietà” che assuma la forma di una vera e propria “alleanza”… tra le istituzioni pubbliche e le forze vive della società civile» e che «sia in grado di sconfiggere la solitudine di tante persone»; ma anche di quella sobrietà, «via privilegiata della solidarietà», che «ci aiuta a costruire la giu stizia, perché decide, sceglie e agisce… secondo la giusta misura, e dunque sempre con l’attenzione vigilante ai diritti e doveri che si hanno nei riguardi sia di sé stessi sia degli altri, superando sempre eccessi e sprechi». Ecco i due temi centrali del tradizionale discorso del card. Dionigi Tettamanzi alla città di Milano per la vigilia di Sant’Am brogio, il 6 dicembre, che ha suscitato scomposte reazioni da parte del quotidiano La Padania e di esponenti politici di primo piano della Lega Nord, e di conseguenza numerosi e autorevoli attestati di solidarietà all’arcivescovo. Che a sua volta li ha accolti con sobrietà: «non sono ancora un martire», ha replicato sorridendo al card. Bertone in visita l’8, insieme al presidente Napolitano, alla Biblioteca ambrosiana.