Direttorio della Conferenza episcopale italiana
«Una pastorale che consideri le comunicazioni sociali non come un suo settore, ma come una sua dimensione essenziale» (Presentazione del card. Ruini) è l’obiettivo del nuovo Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, intitolato Comunicazione e missione e presentato dalla CEI il 14 ottobre scorso. I suoi contenuti, ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, mons. Cacucci, si possono classificare in «elementi innovativi», come il discernimento della situazione attuale (c. I), l’approfondimento teologico (c. II), la proposta di investire sulla nuova figura dell’animatore della comunicazione e della cultura (c. VI); «organizzativi», come quelli che riguardano le parrocchie (nn. 105-115), le diocesi (nn. 102-104; 190-199), che dovranno dotarsi di un ufficio stampa e imparare a farlo funzionare a dovere, l’ambito regionale (nn. 200-201); «normativi», come quelli concernenti l’intervento di ecclesiastici sui vari media (nn. 150-151).
L’attenzione del documento si rivolge a «tutti» i media (dai giornali a Internet, passando naturalmente dalla televisione e dalla radio, e senza dimenticare i libri, il teatro, il cinema, la musica, le arti figurative...). La ricchezza delle fonti e l’ampiezza degli strumenti di cui è corredato nell’edizione della Libreria editrice vaticana in volume (soprattutto l’indice analitico, consultabile anche tramite il DVD allegato) ne fanno uno strumento adeguato a supportare «l’attuazione di una pastorale organica e integrata che assuma pienamente le opportunità e le sfide della comunicazione sociale» (Presentazione). Cf. anche Regno-att. 18,2004,596.
Documento, 01/12/2004, pag. 649