Documenti, 9/2001, 01/05/2001, pag. 266
Discorso agli iniziatori (1997)
"La stesura di una precisa normativa statutaria", in vista di un formale "riconoscimento giuridico", costituisce uno di quegli "adempimenti ineludibili, dai quali dipende l'esistenza stessa del Cammino". Con questa ferma indicazione si apre la breve lettera che Giovanni Paolo II ha indirizzato al card. J.F. Stafford, presidente del Pontificio consiglio per i laici, a proposito della stesura degli Statuti del Cammino neocatecumenale, avviata ormai "verso la fase conclusiva".
Nella lettera, resa pubblica il 17 aprile scorso, il papa ribadisce la competenza del Pontificio consiglio per i laici nella materia, oltre che la fiducia che ripone nell’operare specifico di questo dicastero a fianco dei neocatecumenali, della cui riottosità rispetto a qualsiasi processo di istituzionalizzazione Giovanni Paolo II appare benevolmente consapevole.
Per completare la documentazione, riportiamo anche il discorso rivolto da Giovanni Paolo II agli iniziatori del Cammino neocatecumenale nel gennaio 1997, all’inizio del processo di stesura degli Statuti: cf. Regno-att. 4,1997,75.
L’Osservatore romano 17-18.4.2001, 4.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.