Documenti, 1/2001, 01/01/2001, pag. 6
Famiglia, matrimonio e unioni di fatto
Un accorato richiamo ai cattolici a "vincere la tentazione di indifferenza negli ambienti politici e legislativi" rispetto al fenomeno delle "unioni di fatto", e a rimettere in discussione il ""dogma" del vincolo indissociabile tra democrazia e relativismo etico", su cui si fondano le "numerose iniziative legislative" che tendono ad equiparare le unioni di fatto alla famiglia tradizionale. Con il documento Famiglia, matrimonio e "unioni di fatto", annunciato all'inizio del 2000 e reso pubblico lo scorso 21 novembre, il Pontificio consiglio per la famiglia ribadisce che per la Chiesa il riconoscimento giuridico delle "unioni di fatto" rappresenta una seria minaccia all'istituzione fondata sul patto coniugale e alle famiglie che nascono da quel patto.
Obiettivo del documento è fornire delle linee di orientamento pastorale, accanto a un ampio inquadramento degli aspetti antropologici, sociali e culturali del fenomeno, con una decisa sottolineatura delle sue "gravi ripercussioni". I suoi interlocutori, oltre agli operatori pastorali, sono dunque le istituzioni, i legislatori e gli amministratori, alla cui responsabilità è affidato l'orientamento delle dinamiche sociali emergenti.
Opuscolo, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2000
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.