Documenti, 5/1996, 01/03/1996, pag. 147
Dopo Palermo con il papa verso il giubileo (Prolusione al Consiglio permanente della CEI)
Una "valutazione ampiamente positiva" del convegno di Palermo e del suo "progetto o prospettiva culturale orientato in senso cristiano" è la nota caratteristica della prolusione del presidente della CEI, card. Ruini, all'ultimo Consiglio permanente (Roma, 22-25 gennaio). All'ordine del giorno, il Consiglio aveva infatti una prima discussione del "documento o nota pastorale" sul dopo Palermo, che comunque farà riferimento in primo luogo – ha precisato Ruini – agli interventi di Giovanni Paolo II, i soli tra i testi palermitani ad avere "carattere magisteriale".
Prima di concludere sul tema del giubileo del 2000, la prolusione si sofferma poi a lungo, richiamando i più recenti discorsi di Giovanni Paolo II, sull'attualità ecclesiale, sulla politica internazionale e su quella nazionale, ancora riprendendo le parole del papa a Palermo sul "discernimento personale e comunitario" cui sono chiamati in proposito i cattolici italiani, e sottolineando la precedenza dei principi "su ogni considerazione di metodo o di schieramento" (n. 7).
Il Consiglio permanente ha diffuso a lavori conclusi (30 gennaio) il consueto comunicato, che informa su numerosi adempimenti e nomine (Comitato nazionale per il giubileo, Caritas, Rinnovamento nello Spirito, ecc.: cf. Regno-att. 4,1996,89-101).
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.