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Documenti, 11/1996, 01/06/1996, pag. 366

Lettera dei cardinali

Cardinali

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Documenti, 2015-37

A quanti negoziano la COP21

Cardinali, patriarchi e vescovi rappresentanti le istanze continentali delle conferenze episcopali
«Ci uniamo al santo padre nell’implorare un grande passo avanti a Parigi, per un accordo globale e generatore di un vero cambiamento sostenuto da tutti, basato su principi di solidarietà, di giustizia e di partecipazione». Sette tra cardinali, vescovi e patriarchi di tutto il mondo, in rappresentanza delle istanze continentali delle conferenze episcopali, hanno sottoscritto lo scorso 26 ottobre un appello alla XXI Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21), in programma a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre. Nel testo, scritto in collaborazione con le reti cattoliche CIDSE e la Caritas Internationalis, e con il patrocinio del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, i presuli, «riuniti per volere del segretario di stato della Santa Sede», domandano di cercare un accordo che ponga «il bene comune innanzi agli interessi nazionali», che sia vincolante per tutti in un quadro normativo condiviso, e «che protegga la nostra casa comune e tutti i suoi abitanti». In conclusione, il testo avanza una proposta politica su dieci punti, «formulata sulla base dell’esperienza concreta delle persone (...), associando i cambiamenti climatici all’ingiustizia e all’esclusione sociale dei più poveri e dei più vulnerabili dei nostri cittadini».
Documenti, 2003-19

Messaggio del collegio cardinalizio

Collegio cardinalizio
Oggi, cari fratelli e sorelle, mi è gradito condividere con voi un’esperienza che si prolunga ormai da un quarto di secolo. Ogni giorno si svolge all’interno del mio cuore lo stesso dialogo tra Gesù e Pietro. Nello spirito, fisso lo sguardo benevolo di Cristo risorto. Egli, pur consapevole della mia umana fragilità, mi incoraggia a rispondere con fiducia come Pietro: “Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo” (Gv 21,17). E poi mi invita ad assumere le responsabilità che lui stesso mi ha affidato». Il passaggio centrale - ripreso dai media di tutto il mondo - dell’omelia pronunciata da Giovanni Paolo II il 16 ottobre scorso è anche un’efficace introduzione a questa serie di testi legati alle celebrazioni del XXV anniversario dell’elezione di Karol Wojtyla al pontificato e dovuti, oltre che al papa stesso, ai cardd. Ratzinger (sulle 14 encicliche), Etchegaray (sui 102 viaggi), Sodano (sulle relazioni internazionali e la pace). I primi due sono stati pronunciati al Congresso internazionale organizzato l’8-10 maggio 2003 a Roma dalla Pontificia università lateranense su «Giovanni Paolo II: 25 anni di Pontificato. La Chiesa al servizio dell’uomo»; il secondo al «Convegno sugli aspetti dottrinali e pastorali del pontificato di Giovanni Paolo II» promosso il 15-18 ottobre dal Collegio cardinalizio e conclusosi rivolgendo al papa un caloroso Messaggio. Originali: stampe (21.10.2003) da sito Internet www.vatican.va. Per il testo del card. Ratzinger sulle encicliche: nostra traduzione dal tedesco, sottotitoli redazionali. Per il testo del card. Etchegaray: La Documentation catholique 85(2003) 2300/18, 19.10.2003, 884-887; nostra traduzione dal francese.
Documenti, 2002-9

Con coraggio intransigente

Incontro interdicasteriale con i cardinali degli Stati Uniti
«A causa del grande male fatto da alcuni sacerdoti e religiosi, la Chiesa stessa viene guardata con diffidenza e molti si sentono offesi per come loro appare che abbiano agito i responsabili ecclesiastici in tale questione». È lucido l'approccio di Giovanni Paolo II alla crisi di credibilità che ha investito la Chiesa cattolica negli Stati Uniti a seguito delle rivelazioni di violenze sessuali ai danni di minori compiute nel recente passato da un certo numero di sacerdoti (cf. Regno-att. 4,2002,92s; 8,2002,227; Regno-doc. 7,2002,204ss). Mentre l'«onda» della copertura mediatica raggiungeva negli Stati Uniti il suo massimo, si è allestito in tempi rapidi un «incontro interdicasteriale» tra i cardinali statunitensi, i vertici della Conferenza dei vescovi e i capi dei dicasteri romani interessati (cf. riquadro a p. 267). Duplice la prospettiva della riunione, celebrata il 23 e 24 aprile: offrire all'opinione pubblica la testimonianza che l'istituzione ecclesiale ha preso coscienza al suo massimo livello gerarchico della gravità della crisi, e coinvolgere preventivamente la Santa Sede nelle decisioni che verranno votate nel corso della prossima assemblea generale dell'episcopato (giugno 2002). Oltre al discorso di Giovanni Paolo II, pubblichiamo il saluto del card. Sodano, il Comunicato finale e un breve Messaggio rivolto dai convenuti ai sacerdoti americani. L'Osservatore romano 24.4.2002, 5; 26.4.2002, 6.