Pace e guerra in Giovanni Paolo II
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.
Quella di «papa populista» è una critica che è stata rivolta a Francesco, soprattutto a partire da un insistente richiamo al popolo, in primo luogo sotto il profilo ecclesiologico ma con inevitabili risvolti politici, e poi anche a partire dalle sue radici latinoamericane e più nello specifico argentine. Ma su questo punto nella riflessione di papa Bergoglio si registra un progressivo approfondimento, che ha portato Francesco a superare una concezione «neutra» del termine, fino a identificare chiaramente il populismo come una strumentalizzazione della volontà popolare a scopi di potere personale.
La contrapposizione tra «popolo» e «populismo» costituisce l’esito di un percorso che si snoda nel corso dei dodici anni in cui Bergoglio ha svolto il suo servizio petrino. Ricostruirne, sia pure per sommi capi, le tappe consente di cogliere una dinamica interna al pontificato di Francesco ed eliminare un’ombra che pesa nell’interpretazione del suo esercizio del ministero papale.
I primi atti compiuti da Donald Trump all’inizio del suo secondo mandato alla presidenza degli Stati Uniti hanno provocato un vero e proprio terremoto nell’opinione pubblica.
L’odierna stagione, segnata dal ritorno alla forza delle armi come criterio regolatore dei rapporti internazionali, rende particolarmente opportuna la conoscenza del percorso storico che ha portato a cercare le vie per una soluzione pacifica dei conflitti.
Attualità
Documenti
Moralia
il Regno delle Donne
Newsletter
{{resultMessage}}
{{warningMessage}}
{{resultMessage}}