«La nostra missione ci sospinge a camminare insieme verso il futuro di un continente che nasce da un destino di bellezza e di civiltà, di bontà diffusa e consolidata nei cuori, nelle tradizioni, nelle lingue: in sostanza, in un comune sentire, in un’anima». S’intitola Camminare insieme il messaggio finale dell’Assemblea plenaria del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) nel cinquantesimo della sua istituzione, tenutasi a Roma dal 23 al 26 settembre sul tema «CCEE, 50 anni a servizio dell’Europa, memoria e prospettive nell’orizzonte di Fratelli tutti».
Durante i lavori è stata anche rinnovata la presidenza dell’organismo: l’arcivescovo di Vilnius, mons. Gintaras Grušas, presidente della Conferenza episcopale della Lituania, è il nuovo presidente; succede al card. Angelo Bagnasco, che ha guidato il CCEE dal 2016 al 2021. I due nuovi vice presidenti sono Ladislav Nemet, presidente della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e Metodio, e il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea (COMECE).
Il 26 agosto anche le Chiese cristiane europee hanno pubblicato una dichiarazione congiunta per il Tempo del creato, intitolata Una casa per tutti? Rinnovare l’oikos di Dio (www.ccee.eu), firmata dal card. Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (cattoliche) e dal rev. Christian Krieger, presidente della Conferenza delle Chiese europee (evangeliche e ortodosse).
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