La 74ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (CEI) ha avviato il cammino sinodale delle Chiese in Italia. Nella sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente, svolta in videoconferenza il 9 luglio 2021, è stato tracciato, alla luce della Carta d’intenti presentata in Assemblea, un primo disegno del cammino, individuando un percorso quadriennale scandito da tre fasi correlate: narrativa, sapienziale e profetica. Intanto la Segreteria generale del Sinodo dei vescovi ha diffuso il 7 settembre il Documento preparatorio e il Vademecum per orientare la XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo (sulla sinodalità; cf. in questo numero a p. 527 e 537).
La Presidenza della CEI, recependo i due documenti, ha inviato una lettera ai vescovi italiani per aggiornare su quanto fatto finora – percorso ancora in evoluzione – in attesa della sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente (27-29 settembre 2021) e dell’Assemblea generale straordinaria della CEI (22-25 novembre 2021). In particolare si chiarisce che il percorso del Sinodo universale e di quello nazionale vengono armonizzati, in quanto «nel primo anno (2021-22) faremo nostre le proposte della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi per la XVI Assemblea generale ordinaria».
Sul disegno di legge Zan, recante «Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità» e citato nel Comunicato finale dell’Assemblea della CEI, la Presidenza dell’episcopato italiano si è sinora espressa con due Note, rispettivamente del 10 giugno 2020 e del 28 aprile 2021 (www.chiesacattolica.it).
«Il tempo presente, con le sue difficoltà e le sue opportunità, ci chiede di non restringere gli orizzonti del nostro discernimento e del nostro impegno semplicemente ai protocolli o alle soluzioni pratiche. Siamo all’interno di una situazione storica che invoca un nuovo incontro con il Vangelo, in particolare con l’annuncio del kerygma, cuore dell’esperienza credente». La Presidenza della Conferenza episcopale italiana (CEI) il 23 luglio ha inviato una lettera a tutti i vescovi italiani, in cui si indicano alcuni punti intorno ai quali organizzare la progettualità pastorale delle Chiese locali nelle ancora incerte circostanze dovute alla pandemia di COVID-19.
Frutto della riflessione maturata nell’ultima riunione della Presidenza, la lettera si sofferma sul ritorno alla celebrazione dell’eucaristia con il popolo, «segnato anche da un certo smarrimento (in particolare, una diffusa assenza dei bambini e dei ragazzi), che richiede di essere ascoltato».
Il necessario «saggio discernimento per cogliere ciò che è veramente essenziale» proseguirà nella prossima riunione del Consiglio episcopale permanente (21-23 settembre) e, quindi, in Assemblea generale (16-19 novembre).
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