Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi
«Negli ultimi anni alcuni autori hanno sostenuto, sulla base di diverse argomentazioni, che... non sarebbe applicabile ai fedeli divorziati risposati» il canone 915, che prescrive la non ammissione alla sacra comunione degli scomunicati, degli interdetti e degli «altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto». La presente Dichiarazione del Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, datata 24 giugno e diffusa il 6.7.2000, puntualizza invece – «d'accordo con la Congregazione per la dottrina della fede e con la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti» – che la situazione dei divorziati risposati ha precisamente il carattere di peccato grave, manifesto e di ostinata perseveranza, salvo che i coniugi s'impegnino a vivere in piena continenza. Cf. Regno-att. 14,2000,455.
Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi
199717527a
Preti sposati e celebrazione dell'eucaristia.
Con questa dichiarazione, il Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi risponde alle domande circa la liceità per i preti sposati di celebrare i sacramenti in caso di "giusta causa" (cf. Regno-att. 12,1997,341).
Atteso che in qualche nazione un gruppo di fedeli, appellandosi...
Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi
199717528a
Risposte di dicasteri della Santa Sede a mons. Norbert Brunner, vescovo di Sion.
Situazione canonica dei lefebvriani.
"La scomunica latae sententiae colpisce coloro che "aderiscono formalmente" a questo movimento scismatico": un'adesione che, secondo il Pontificio consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, deve implicare due elementi...