In ottobre la Santa Sede ha risposto ufficialmente all’ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò, che il 26 agosto (bit.ly/2Cds6CT) e il 27 settembre aveva pubblicato due dossier sull’immoralità dell’ex cardinale ed ex arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, e aveva chiesto le dimissioni di papa Francesco e di altri numerosi prelati della curia romana (cf. Regno-att. 16,2018,452). La risposta della Santa Sede si è espressa in un Comunicato della Santa Sede, pubblicato il 6 ottobre, e in una Lettera aperta sulle recenti accuse alla Santa Sede del card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, pubblicata dalla Sala stampa vaticana il 7 ottobre. Mentre nel Comunicato si afferma che la Santa Sede sta integrando l’indagine già svolta dall’arcidiocesi di New York con «un ulteriore accurato studio dell’intera documentazione presente negli archivi dei dicasteri e uffici della Santa Sede riguardanti l’allora cardinale McCarrick», e che «non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso», la Lettera del card. Ouellet ribatte alle accuse di mons. Viganò e gli chiede di uscire dalla clandestinità e di pentirsi della sua «rivolta». Il 19 ottobre mons. Viganò ha reso noto un terzo dossier.
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