Mai come in questo tempo «servono artigiani di pace», capaci di declinare «preghiera, amicizia e volontà d’educare alla riconciliazione»: così apre il Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI (22-24.1.2024) che, pur avendo in calendario molti eventi ecclesiali italiani e non solo, è partito da una riflessione sul contesto internazionale. Di lì segue una disamina su diversi punti all’ordine del giorno: dal concorso per gli insegnanti di religione all’appoggio dato all’interpretazione pastorale di Fiducia supplicans – in cui coesistono senza confusioni «misericordia» e «insegnamento della Chiesa» –; dall’ordinato cronoprogramma del Cammino sinodale italiano (con due assemblee, una a novembre prossimo, l’altra tra marzo e aprile 2025) alla comunicazione su una versione italiana del Rito d’istituzione dei catechisti; dal calendario degli appuntamenti per il giubileo del 2025 alla notizia sulla presenza del papa alla chiusura della Settimana sociale dei cattolici italiani a Trieste (luglio 2024). Chiude il testo una noterella interessante sul fatto che è in atto una «riflessione sulla riforma degli uffici e dei servizi della Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana».
Oltre ai temi di stringente attualità – sull’Italia e sul Medio Oriente –, tre sono stati i focus di questa Assemblea straordinaria dell’episcopato italiano, di cui riferisce il Comunicato finale. La Ratio formationis sacerdotalis dei seminari, il nuovo calendario sinodale italiano, la presentazione del secondo rapporto sui Servizi (diocesani e regionali) per la protezione dei minori. Quanto al primo focus, «i vescovi hanno approvato il documento che coniuga l’adeguamento alla Ratio fundamentalis con i contributi dei presuli e dei formatori (…). Il testo, emendato secondo le indicazioni dell’Assemblea, sarà ora sottoposto alla conferma da parte del Dicastero per il clero». Quanto al secondo, il testo dice che si punterà nella fase detta «profetica» a realizzare due «Assemblee sinodali propositive» nel novembre 2024 e nella primavera del 2025, a cui «parteciperanno i vescovi (…) i referenti diocesani del Cammino sinodale, i membri del Comitato nazionale ed eventuali altri invitati». Poi l’Assemblea del maggio 2025 «raccoglierà le proposizioni e darà loro forma definitiva». Quanto al terzo, si tratta di un aggiornamento della pubblicazione dello scorso anno (cf. Regno-doc. 21,2022,689), mentre la preannunciata indagine sui 613 fascicoli italiani giacenti al Dicastero per la dottrina della fede è ancora in via di definizione, come si può dedurre da un passaggio: «Stanno proseguendo le attività che vedono coinvolti l’Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro interdisciplinare sulla vittimologia e sulla sicurezza dell’Università di Bologna».
Da martedì 18 luglio 2023 sono on-line le Linee guida per la fase sapienziale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, giunto al suo terzo anno. Il testo, intitolato Si avvicinò e camminava con loro, è uno strumento per orientare il Cammino sinodale e far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, si concretizzi.
Le tre sezioni del documento si ispirano al racconto di Emmaus, simbolo scelto per quest’anno. Presentando elementi metodologici, si pone l’obiettivo di rafforzare i temi proposti nelle Linee guida, suggerendo possibili scelte e aspetti ancora da sviluppare. I cinque macro-temi evidenziati sono la missione di prossimità, il linguaggio comunicativo, la formazione alla fede e alla vita, la sinodalità permanente e la corresponsabilità, il cambiamento delle strutture.
Così, ad esempio, il testo registra l’emergere di un’istanza per ripensare la formazione dei sacerdoti, superando il modello di separazione dalla comunità e favorendo un percorso comune tra laici e consacrati. Avverte, inoltre, l’esigenza di aprire strade inesplorate affinché tutti abbiano posto nella Chiesa, a prescindere dalla loro condizione economica e sociale, dalla loro origine e dal loro orientamento sessuale.
Queste Linee guida gettano un ponte verso la fase profetica, indirizzando le Chiese in Italia a decisioni necessarie di rinnovamento.
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