Il 6 giugno scorso sono stati resi noti i decreti approvati dalla XXXV Congregazione generale dei gesuiti, svoltasi a Roma dal 7 gennaio al 6 marzo 2008 (cf. Regno-att. 2,2008,4; 3,2008,83). L’elemento più clamoroso, anche se atteso, è stato rappresentato dalle dimissioni del preposito generale, p. Peter-Hans Kolvenbach, che avvengono per la prima volta nella storia dell’ordine. Il successore, p. Adolfo Nicolás, ha voluto personalmente curare la stesura definitiva e le traduzioni dei sei decreti approvati dall’assemblea: la risposta alla lettera del papa, carisma ignaziano, missione, obbedienza, governo, collaborazione con i laici. Fra le attenzioni più significative che li attraversano nel loro insieme vi è una riaffermata intesa diretta con Benedetto XVI, la richiesta di perdono per le infedeltà dei singoli e le insufficienze della Compagnia, la riaffermazione della continuità di indirizzo nel postconcilio sia a livello di Congregazioni generali sia di governo dei successivi prepositi generali. Qui pubblichiamo il primo e il secondo decreto: la risposta al papa e la riflessione sul carisma.
Il 6 giugno scorso sono stati resi noti i decreti approvati dalla XXXV Congregazione generale dei gesuiti, svoltasi a Roma dal 7 gennaio al 6 marzo 2008 (cf. Regno-att. 2,2008,4; 3,2008,83). L’elemento più clamoroso, anche se atteso, è stato rappresentato dalle dimissioni del preposito generale, p. Peter-Hans Kolvenbach, che avvengono per la prima volta nella storia dell’ordine. Il successore, p. Adolfo Nicolás, ha voluto personalmente curare la stesura definitiva e le traduzioni dei sei decreti approvati dall’assemblea: la risposta alla lettera del papa, carisma ignaziano, missione, obbedienza, governo, collaborazione con i laici. Fra le attenzioni più significative che li attraversano nel loro insieme vi è una riaffermata intesa diretta con Benedetto XVI, la richiesta di perdono per le infedeltà dei singoli e le insufficienze della Compagnia, la riaffermazione della continuità di indirizzo nel postconcilio sia a livello di Congregazioni generali sia di governo dei successivi prepositi generali. Qui pubblichiamo il primo e il secondo decreto: la risposta al papa e la riflessione sul carisma.
Il 6 giugno scorso sono stati resi noti i decreti approvati dalla XXXV Congregazione generale dei gesuiti, svoltasi a Roma dal 7 gennaio al 6 marzo 2008 (cf. Regno-att. 2,2008,4; 3,2008,83). L’elemento più clamoroso, anche se atteso, è stato rappresentato dalle dimissioni del preposito generale, p. Peter-Hans Kolvenbach, che avvengono per la prima volta nella storia dell’ordine. Il successore, p. Adolfo Nicolás, ha voluto personalmente curare la stesura definitiva e le traduzioni dei sei decreti approvati dall’assemblea: la risposta alla lettera del papa, carisma ignaziano, missione, obbedienza, governo, collaborazione con i laici. Fra le attenzioni più significative che li attraversano nel loro insieme vi è una riaffermata intesa diretta con Benedetto XVI, la richiesta di perdono per le infedeltà dei singoli e le insufficienze della Compagnia, la riaffermazione della continuità di indirizzo nel postconcilio sia a livello di Congregazioni generali sia di governo dei successivi prepositi generali. Qui pubblichiamo il primo e il secondo decreto: la risposta al papa e la riflessione sul carisma.