A
Attualità
Attualità, 22/2025, 15/12/2025, pag. 631

Concilio Vaticano II - 60 anni: inizio di un inizio

Intervista al card. Walter Kasper

Jan-Heiner Tück

In occasione del 60º dalla chiusura del concilio ecumenico Vaticano II (8.12.1965), pubblichiamo la traduzione italiana dell’intervista che il direttore di Communio, Jan-Heiner Tück, ha rivolto al cardinale Walter Kasper, riandando con la memoria non solo al Concilio, ma anche a come è stato letto e interpretato in una lunga stagione di cinque diversi pontificati: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI  e Francesco (titolo originale: «“All diese Dokumente haben das Gesicht der Kirche verändert”. 60 Jahre Zweites Vatikanisches Konzil», in Communio, 8.12.2025, bit.ly/4pwpCUG).

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2024-20

Santa Sede - Sinodo dei vescovi: lo zaino del terzo millennio

Intervista al card. Walter Kasper

a cura di Jan-Heiner Tück

Conclusa a Roma la II sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione», si apre ora la fase della sua recezione. 

Attualità, 2022-16

Sinodalità - La prospettiva Schönborn

Jan-Heiner Tück (a cura di)

La sinodalità «è prima di tutto una preghiera al Signore per conoscere le sue vie. Questo esclude altre vie, si tratta di processi di discernimento fatto insieme»: in questa lunga intervista che l’arcivescovo di Vienna, card. Christoph Schönborn, ha rilasciato all’edizione tedesca della rivista Communio, vengono sistematizzati i fondamenti del processo sinodale aperto e voluto da Francesco in tutte le Chiese. Il primo è quello biblico-spirituale. Il secondo è quello della taxis, la gerarchia. In analogia alla comunione trinitaria, che non appiattisce le tre persone, anche nella sinodalità agisce un principio simile. Senza che tuttavia vi sia «competizione» ma «complementarietà e sinergia» in vista del «massimo consenso possibile». Il terzo è che un Sinodo di una Chiesa (tedesca) non può prescindere dal depositum fidei (quando si parla di futuro del ministero ordinato). Il cardinale muove poi una critica al Cammino sinodale tedesco: e cioè il nesso – a suo avviso discutibile – tra «questione degli abusi e quella della costituzione della Chiesa, perché le prove di questo legame sono ben lungi dall’essere riflesse e dimostrate».