Sinodalità, riforma e ruolo delle donne. Disseppellire i talenti
Sono le «differenze» le protagoniste del discorso sulle donne nella Chiesa che questo studio del mese delinea attraverso cinque diversi punti di vista (cf. la nota-asterisco a p. 330). Ma il suo orizzonte è costituito dall’esercizio della sinodalità e dallo specifico percorso sinodale intrapreso dalla Chiesa su impulso di papa Francesco. Chiedersi «quale impianto antropologico si può elaborare, desiderare, ipotizzare per una Chiesa sinodale dove le differenze sono ascoltate e liberate» e «lo Spirito soffia senza essere piegato a conferma di decisioni prese altrove» è infatti ciò che orienta il contributo di Lucia Vantini, che prende come falsariga un testo di Virginia Woolf considerato un classico del femminismo. Mentre fra le conseguenze prospettate da Simona Segoloni Ruta qualora si guardi a Maria di Nazaret come modello di discepolo, e su questa linea si ripensi la maternità di Maria nei confronti della Chiesa, si trova il dare forma «a una Chiesa realmente sinodale in cui l’esperienza credente di ciascuno e ciascuna possa giocare un ruolo nel decidere e nel discernere».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.