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Attualità
Attualità, 22/2021, 15/12/2021, pag. 705

Asia - Myanmar: la condanna e la guerra

Stefano Vecchia

La condanna a 4 anni di carcere per sedizione e violazione delle regole anti-COVID comminata a Aung San Suu Kyi il 6 dicembre, è con ogni probabilità la prima di una serie che – con l’applicazione del massimo delle pene previste per gli altri capi d’imputazione – condannerebbe la settantaseienne icona della lotta nonviolenta contro la dittatura militare e premio Nobel per la pace a oltre un secolo di prigionia. Con lei è stato condannato anche l’ex presidente Win Myint, ma a giudizio si trovano una cinquantina di esponenti della Lega nazionale per la democrazia e in pratica l’intera classe di governo pre-golpe.

 

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Stefano Vecchia

Il triplice voto indonesiano del 14 febbraio (presidenziale, parlamentare, amministrativo) ha ancora una volta escluso da ruoli di rilievo i gruppi d’ispirazione religiosa, segnalando che il più popoloso paese musulmano al mondo è in grado di contenere le pressioni più radicali e a integrare fedi, etnie e sviluppo.

 

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di mons. Gallagher

Stefano Vecchia

Fatta di «pietre vive», come l’ha definita il segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, la Chiesa vietnamita sta vivendo un periodo non soltanto di crescita e partecipazione al contesto nazionale, ma anche d’attesa e speranza per l’evoluzione dei rapporti fra Santa Sede e governo di Hanoi.

 

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- Sinodo: Dalit compresi

Stefano Vecchia

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