Zimbabwe: sull’orlo della crisi
Ricorda un po’ lo scenario (cf. Regno-att. 2,2019,44) del Sudan: un improvviso aumento di oltre il 150% del prezzo di un bene primario (in questo caso non il pane, ma il carburante) ha dato il via a proteste di piazza i cui esiti non sono prevedibili. La rabbia è esplosa a metà gennaio nella capitale Harare e in altre città dello Zimbabwe e le forze dell’ordine l’hanno repressa con violenza, causando tre morti, 200 feriti e oltre 600 arresti. Tra questi ultimi, spiccava il pastore battista Evan Mawarire, già protagonista del movimento di protesta contro l’ex presidente Robert Mugabe, costretto a lasciare il potere nel novembre 2017 (cf. Regno-att. 22,2017,665).
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