Maldive: vento cinese
Ancora una volta le Maldive si trovano in acque agitate e non solo per l’avvio della stagione monsonica. Dopo aver dichiarato in febbraio lo stato d’emergenza nazionale, il presidente Abdulla Yameen ha costretto all’inattività la Corte costituzionale critica verso i suoi metodi. E non a caso all’avvio di questa nuova crisi isolana, i diplomatici internazionali arrivati a Male non sono stati ricevuti dal presidente, la cui svolta filo-cinese, con l’apertura a infrastrutture e investimenti di Pechino, è all’origine delle difficoltà attuali.
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