Yemen: senza soluzioni
Il cambio degli equilibri di potere nel Golfo e il destino di un sanguinoso conflitto
Nel Golfo non è più tempo di mezze stagioni. Non solo per la crisi yemenita, ormai arrivata a una svolta ulteriore, a causa dell’estrema frammentazione del conflitto e alla morte dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh – avvenuta il 4 dicembre scorso –, ma anche per gli equilibri interni ai paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, dall’Arabia Saudita agli Emirati, dal Qatar al Kuwait, passando per un paio di vicini scomodi come l’Iran e il Libano.
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