Nicaragua: appesi al dialogo
Non è ancora dato di sapere se l’appello del papa all’Angelus dello scorso 3 giugno potrà incontrare accoglienza, se il dialogo nazionale che vede i vescovi mediatori riprenderà. «Mi unisco ai miei fratelli vescovi del Nicaragua nell’esprimere dolore per le gravi violenze, con morti e feriti, compiute da gruppi armati per reprimere proteste sociali» ha detto il pontefice. Secondo la Commissione interamericana dei diritti umani (CIDH) a tutt’oggi i morti nel paese sono ormai più di 130 e i feriti un migliaio.
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