Iraq: le elezioni più lunghe
La sorprendente vittoria di Al-Sadr, l’incendio e il dubbio sul prossimo governo
Non è ancora giunta a una conclusione istituzionale la crisi post-elettorale in Iraq. E anche le prove provate dei risultati, in parte inaspettati, in parte sorprendenti, delle politiche dello scorso 12 maggio sono andate in fumo. Letteralmente. La notizia di un incendio, scoppiato lo scorso 10 giugno nel magazzino del quartiere di Rusafa della capitale, dove si custodivano 1 milione e 100.000 schede elettorali su 1 milione e 800.000 della circoscrizione di Baghdad, pronte per essere riconteggiate manualmente dai giudici della Corte federale, per verificare se ci fossero stati brogli elettorali, la dice lunga sul focolaio di tensioni su cui poggia l’apparente tenuta del paese.
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