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Attualità
Attualità, 10/2018, 15/05/2018, pag. 257

Italia - Conferenza episcopale siciliana: convertirsi dalla mafia

Pubblicata una lettera pastorale nel 25° dell’invettiva di Giovanni Paolo II

Massimo Naro

Prolungare sino a noi l’eco dell’appello alla conversione lanciato da san Giovanni Paolo II ai mafiosi, in Sicilia, il 9 maggio 1993: è il motivo della lettera che i vescovi siciliani pubblicano nel 25o anniversario di quell’evento con la loro lettera, che s’intitola Convertitevi! Essa non è un compendio di teologia morale o di etica sociale. È un discorso pastorale, che fa del magistero agrigentino di Giovanni Paolo II un paradigma da coniugare ulteriormente.

 

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«Lo scopo precipuo della formazione liturgica è, per Guardini, aiutare l’uomo contemporaneo a “diventare nuovamente capace di simboli”. Il reale si capisce e si abita davvero, proprio se si accetta – come una sorta di sacro ministero – questa sua complessità, vale a dire questa sua qualità relazionale: il simbolismo liturgico dimostra che se il reale non è relazionale, diventa irrazionale, a dispetto di ogni razionalistico tentativo di chiarirne i paradossi e le apparenti contraddizioni». Data la vicinanza della riflessione guardiniana con la lettera apostolica Desiderio desideravi di papa Francesco sulla formazione liturgica, in una relazione dal titolo «Complexa realitas: la teologia liturgica di Romano Guardini» il teologo Massimo Naro ha approfondito la lezione del filosofo e teologo italo-tedesco sulla liturgia e la formazione liturgica, rielaborando e ampliando un testo proposto lo scorso 6 maggio in occasione del XVII Convegno liturgico-pastorale presso la Pontificia facoltà teologica di Sicilia.

 

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