Israele: la demografia è politica
A 50 anni dalla Guerra dei sei giorni
Cinquant’anni fa, dal 5 al 10 giugno 1967, si scatenava la Guerra dei sei giorni, che aveva come esito la disfatta degli eserciti arabi e l’occupazione israeliana della penisola del Sinai, della Striscia di Gaza, di Gerusalemme Est e dell’intera Cisgiordania. Una guerra lampo, a mezzo secolo dalla quale il problema del diritto di esistenza d’Israele e dell’occupazione dei territori non è ancora stato risolto (cf. la Dichiarazione della Commissione Giustizia e pace dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, qui a p. 314).
Che cosa sono oggi i Territori occupati? E come la demografia e fenomeni epocali come quello migratorio influenzano la politica e la forma democratica dello Stato di Israele? Sergio Della Pergola, tra i maggiori studiosi della popolazione ebraica in Israele e nella diaspora, parte dallo spaccato reale degli insediamenti, per mostrare che la pacificazione della regione avrebbe effetti miracolosi per l’economia e la società sia israeliane sia palestinesi; ma può essere ottenuta solo da una leadership politica capace di visione, competenza e coraggio.
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