A
Attualità
Attualità, 8/2015, 15/09/2015, pag. 531

Italia - Dibattito sulla scuola: buona in che senso?

Il rischio dell'aziendalizzazione del sapere nella "Buona scuola" del governo Renzi

Alessandra Deoriti

Sarebbe interessante, ma eccessivo per un intervento breve come questo, ricostruire con ordine le tappe del cammino di progressiva «aziendalizzazione» della scuola: prendiamone atto, soltanto, come di un processo che, in forme ora palesi ora surrettizie, si è imposto riplasmando profondamente le condizioni d’esercizio della vita scolastica, tanto per gli insegnanti quanto per i discenti.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2020-16

Dibattito - Scuola: dimenticare don Milani

Perché l’ingiustizia non si travesta da libertà

Alessandra Deoriti

Le reiterate denunce di papa Francesco contro la cultura dello «scarto» entrano in risonanza anche con il dibattito innescato dalla pandemia nelle stanze dell’istituzione scuola: il forzato adeguamento alle misure di precauzione e di contrasto al contagio ha impresso allo scorso anno scolastico un profilo inedito, sviluppando una didattica compensativa e d’emergenza che, accanto a molte criticità, ha fatto emergere anche potenzialità promettenti e prospettive da coltivare dopo il ritorno alla normalità.

 

Attualità, 2020-2

Dibattito - La scuola che vorrei: dizionario minimo

Sul senso e la funzione dell’apprendimento e dell’insegnamento

Alessandra Deoriti

Nessuna nostalgia per i modelli autoritari di tanta storia passata, impositivi, punitivi, repressivi; per il padre-padrone, per i castighi umilianti in collegio, a scuola, in casa; per la stagione in cui ai bambini era fatto divieto di parlare se non interpellati, o in cui il destino dei figli, e soprattutto delle figlie, era spesso condizionato dalla volontà del clan famigliare. Nessuna nostalgia: ma nell’istruttivo gioco del confronto tra passato e presente, consci che le derive del costume possiedono una forza vincente, possiamo se non altro constatare alcune criticità dei nuovi modelli. 

Attualità, 2018-14

Dibattito - La scuola che vorrei: in affanno

Insegnanti motivati, studenti con il senso del limite, famiglie autorevoli: solo un tempo che fu?

Alessandra Deoriti

Si sente dire a volte che un tempo nella scuola c’era più disciplina. Io direi semplicemente che erano più chiari i giochi di ruolo. Nel mio liceo Galvani, da me frequentato negli anni Sessanta del secolo scorso, con professori di chiara fama, fra i quali anche accademici di valore, e con alunni provenienti, in buona percentuale, da famiglie delle classi più agiate di Bologna, dove le ragazze facevano ancora il debutto in società con il ballo delle diciottenni: bene, in questo antico liceo la disciplina non era quella di una caserma, anzi.