Attualità, 4/2015, 15/04/2015, pag. 284
Frammenti su Dio
Parole della filosofia, eccedenza della fede
Piero Stefani
Temo che «non ci sbarazzeremo di Dio poiché crediamo ancora nella grammatica», così scriveva Nietzsche. Scrivere su Dio significa in ogni caso non liberarsi di lui e non solo perché ciò comporta il rispetto della grammatica e dell’ordine, ma anche perché Dio è l’oggetto a cui si sta pensando. Eppure scrivere su Dio non equivale affatto ad affermarne l’esistenza; anzi, è proprio l’atto di renderlo oggetto a introdurci in una contraddizione impossibile da superare: se Dio potesse essere catturato dentro la grammatica non sarebbe più Dio. Il massimo a cui si può giungere è sapere quel che Dio non è e credere in quel che Dio è.
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