A
Attualità
Attualità, 4/2015, 15/04/2015, pag. 284

Frammenti su Dio

Parole della filosofia, eccedenza della fede

Piero Stefani
Temo che «non ci sbarazzeremo di Dio poiché crediamo ancora nella grammatica», così scriveva Nietzsche. Scrivere su Dio significa in ogni caso non liberarsi di lui e non solo perché ciò comporta il rispetto della grammatica e dell’ordine, ma anche perché Dio è l’oggetto a cui si sta pensando. Eppure scrivere su Dio non equivale affatto ad affermarne l’esistenza; anzi, è proprio l’atto di renderlo oggetto a introdurci in una contraddizione impossibile da superare: se Dio potesse essere catturato dentro la grammatica non sarebbe più Dio. Il massimo a cui si può giungere è sapere quel che Dio non è e credere in quel che Dio è.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2025-20

Laudato si', Mi' Signore

Per sora nostra Morte corporale

Piero Stefani
Sono trascorsi otto secoli dalla composizione del Cantico di frate Sole; nel 2026 lo stesso numero di anni sarà riferito alla morte del suo autore. Secondo alcune ipotesi antiche e contemporanee,1 anche l’ultima lassa del Cantico andrebbe però spostata al 1226, quei versi sarebbero stati composti infatti proprio quando «nostra sora Morte corporale» era in procinto di...
Attualità, 2025-18

A. Mosca Mondadori, Poesie mistiche

Piero Stefani

Si tratta per la massima parte di poesie, ma è opportuno iniziare da un approccio prosaico-descrittivo.

Attualità, 2025-18

S. Kaminski, M.T. Milano, Il palazzo dell'ebraico

Piero Stefani

Il testo manifesta un dichiarato amore delle autrici per la lingua ebraica, però non contiene alcuna esposizione di tipo grammaticale o similia.