Attualità, 22/2014, 15/12/2014, pag. 774
Diplomazia - Cuba e gli USA: todos americanos
I «buoni offici» vaticani e il fattore Francesco
Il comunicato con il quale la Segreteria di stato vaticana saluta la decisione dei governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche è piuttosto scarno, ma essenziale. Da esso trapela il lavoro di mediazione intenso, diretto che papa Francesco e la diplomazia della Santa Sede hanno svolto per arrivare a questo risultato: «Nel corso degli ultimi mesi, il santo padre Francesco ha scritto al presidente della Repubblica di Cuba, il sig. Raúl Castro, e al presidente degli Stati Uniti, il sig. Barack H. Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due parti. La Santa Sede, accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le delegazioni dei due paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti» (17 dicembre 2014).
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