A. Scola
Sulla questione pastorale dei divorziati risposati, divenuta emergente nella discussione in preparazione al prossimo Sinodo straordinario dopo l’Introduzione del card. Kasper al Concistoro del 20-21 febbraio scorsi, Il Regno è già intervenuto confermando, con un articolo del prof. Cereti
(Regno-att. 6,2014,148), la linea, sempre coerentemente sostenuta, di non mettere «in discussione l’indissolubilità di un matrimonio sacramentale
rato e consumato», ma di dover comprendere questo insegnamento «in connessione con il messaggio di Gesù dell’infinita misericordia di Dio per chiunque si converte» (così il card. Kasper nelle «Considerazioni conclusive
sul dibattito» al Concistoro, pubblicate in W. Kasper, Il Vangelo della famiglia, Queriniana, Brescia 2014). Nell’ambito di quella stessa discussione e nell’imminenza della celebrazione sinodale, volentieri ospitiamo questo saggio del card. Scola, arcivescovo di Milano e membro di nomina pontificia del Sinodo.
Articolo, 15/09/2014, pag. 540