Attualità, 6/2012, 15/03/2012, pag. 155
Ungheria - Chiesa e società: le priorità dopo il comunismo. Mons. Ternyak, arcivescovo di Eger
Eger è una delle più affascinanti città dell’Ungheria settentrionale, ada giata su colli ricoperti di viti. Nell’XI secolo re Stefano I la rese sede episcopale. Nel XIII secolo si diede inizio alla costruzione del castello, che sorveglia la città. Nel 1552 la città fu assediata dai turchi e il mitico barone István Dobó si asserragliò nella fortezza con 2.000 uomini e 300 cannoni. Dopo un mese, l’assedio fu tolto, ma la città cadde in mano ai turchi nel 1596, che vi rimasero fino al 1687. Nel corso del XVIII secolo Eger divenne una perla del barocco. L’arcidiocesi divenne sede metropolitana agli inizi del 1800. Su una superficie di oltre 11.000 km2 la popolazione residente è di 1.200.000 persone: i cattolici sono 700.000. Dal 2007 è arcivescovo mons. Csaba Ternyák, che ha preso il posto di mons. István Seregély, tuttora in buona forma.
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