Attualità, 8/2011, 15/04/2011, pag. 273
La nuova evangelizzazione. Vangelo del Regno e legami sociali
La nuova evangelizzazione – tema saliente del pontificato di Giovanni Paolo II e rilanciato con convinzione da Benedetto XVI, attraverso anche l’istituzione di un apposito dicastero vaticano – non deve essere intesa semplicemente come un rinnovato annuncio che rimedia alla scristianizzazione, ma come una nuova forma di annuncio che si rivolge a una società caratterizzata da una marcata secolarizzazione. Il rapido mutamento antropologico verificatosi dagli anni Sessanta ha condotto alla perdita dei significati elementari del vivere da parte della cultura pubblica, lasciandone il compito alla coscienza privata. «Il rimedio all’impoverimento parallelo della cultura e della coscienza religiosa – sostiene il teologo Giuseppe Angelini – può venire soltanto da un rinnovato investimento di quella coscienza sul fronte delle relazioni sociali», possibile più nel modello della religious freedom americana che in quello della laicité francese. Attraverso la cura per l’uomo e la rottura della «censura che le forme della comunicazione pubblica delle società laiche occidentali esercitano nei confronti della coscienza sola, la Chiesa dispone lo spazio perché possa essere inteso il messaggio evangelico di Gesù e possa esserne apprezzata la verità».
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