Attualità, 22/2011, 15/12/2011, pag. 779
Il santo ateismo del buon Samaritano
Qualche anno fa la Pontificia commissione biblica pubblicò un documento intitolato: Bibbia e morale. Radici bibliche dell’agire cristiano (2008). Si tratta di un testo posto al limitare tra il consueto e il desueto. A dirlo non è un giudizio proveniente dall’esterno, il documento stesso lascia, infatti, trapelare questo suo situarsi sulla linea di confine. Lo fa soprattutto quando si sente in dovere di precisare alcune difficoltà legate al suo «concetto chiave», quello di «morale rivelata».
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