Attualità, 14/2011, 15/07/2011, pag. 460
Non per profitto. M. Nussbaum e il ruolo della cultura umanistica nella ridefinizione del welfare
Martha Nussbaum è una delle più apprezzate e vivaci filosofe del panorama contem poraneo. Nominata due volte tra le cento figure di intellettuali più influenti al mondo dalla rivista Foreign Policy, la Nussbaum ha esordito come studiosa di filosofia greca, prima di estendere i propri interessi a tematiche di filosofia morale, politica ed etica. A metà degli anni Ottanta si è imposta sul panorama filosofico internazionale con un libro dal titolo emblematico, La fragilità del bene (Il Mulino, Bologna 2004). È membro dello Human Rights Program delle Nazioni Unite, col quale ha collaborato a definire e implementare alcuni programmi di sviluppo, riferiti in particolare alla condizione di genere, in diverse parti del mondo. Attualmente, dopo esperienze di docenza ad Harward e alla Brown University, è Ernst Freund Distinguished Service professor di diritto ed etica presso l’Università di Chicago. Numerose le sue pubblicazioni tradotte in lingua italiana; rilevanti anche le frequentazioni della filosofa col mondo accademico del nostro paese, nel quale ha stretto amicizie e collaborazioni significative.
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